Lombardia, a rischio l’avvio dell’anno scolastico. La denuncia dei sindacati
Gli uffici scolastici lombardi versano in una gravissima situazione, che si aggiunge alla cronica carenza di personale
Lombardia, a rischio l’avvio dell’anno scolastico. La denuncia dei sindacati
Gli uffici scolastici lombardi versano in una gravissima situazione, che si aggiunge alla cronica carenza di personale. Tutto questo potrebbe compromettere l’avvio del prossimo anno scolastico. E' la denuncia dei sindacati.
CGIL, CISL, UIL della funzione pubblica e Confsal della Lombardia segnalano "la gravissima situazione in cui versano gli Uffici Scolastici Territoriali lombardi, la cui cronica carenza di personale comprometterà l’avvio del prossimo anno scolastico. Le attività ormai sono prossime al collasso e ad oggi a nulla sono valsi i richiami che le organizzazioni sindacali da diverso tempo rimettono all’attenzione del Ministro competente, dell’Assessore Regionale e dei gruppi politici del Consiglio regionale".
Secondo la denuncia dei sindacti Mantova e Cremona sono i casi più disperati: ben oltre il 50% di carenze nella maggior parte degli UST, con stime - per l'anno prossimo - ben oltre il 62%: "Non possono più essere garantite le operazioni di competenza degli UST: gestione graduatorie provinciali, immissioni in ruolo,operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria, gestione dell’organico, definizione dei posti e degli incarichi a tempo determinato".
Come se non bastasse le associazioni di categoria sottolineano che già oggi, in molti uffici, si è costretti a lavorare alla presenza delle autorità di polizia, per sedare le proteste di molti insegnanti preoccupati per un eventuale mancato inserimento in graduatoria o inserimento parziale di dati, che avrebbe, tra le ricadute, una penalizzazione nella formazione della stessa graduatoria. Una situazione che rischia di esplodere, tenuto conto che i lavoratori degli UST lavorano in emergenza continua e a ritmi incalzanti, dove "lo straordinario si protrae anche fino alle 21, sabato e domenica inclusi. Questi ritmi non sono più sostenibili. La salute fisica e psicologica del personale, sottoposto a continua pressione dall'utenza e dai dirigenti, viene messa a serio rischio".
Ecco perchè, è la richiesta delle associazioni di categoria del pubblico impiego e della scuola di Cgil, Cisl, Uil, Confsal, "chiedono di intervenire con un piano assunzionale che garantisca il funzionamento dignitoso degli uffici e un servizio efficiente all'utenza. Servono azioni straordinarie che prevedano assunzioni, mobilità intercompartimentale e interregionale verso gli uffici scolastici lombardi. Si fa appello alla politica tutta perché prenda urgentemente coscienza del rischio di blocco di enti e servizi dello Stato con conseguenze serie su lavoratrici, lavoratori, studenti e famiglie".