Milano
A2A pianifica la sostenibilità per promuovere economia circolare e reti smart
Decarbonizzazione, reti e servizi smart e innovazione sociale al centro dell'impegno di A2A
A2A presenta oggi gli impegni per un business sempre più sostenibile, sintetizzati nella Politica di Sostenibilità al 2030 e nel Piano di sostenibilità 2016-2020, illustrati dal Presidente, Giovanni Valotti, dall’Amministratore Delegato, Valerio Camerano, e dal Presidente del Comitato Territorio e Sostenibilità Stefano Pareglio. E’ la fotografia di un Gruppo che vuole aiutare i territori in cui opera ad acquisire una cultura della sostenibilità solida, per rendere le comunità protagoniste di una nuova economia circolare, low carbon e basata su reti e servizi smart.
A2A ha elaborato la sua visone con un approccio innovativo che parte dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al 2030 (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite, alla cui realizzazione il Gruppo intende dare nei prossimi anni un contributo tangibile. La volontà di A2A è quella di contribuire al benessere delle comunità di riferimento e al miglioramento delle condizioni di lavoro, con una sempre maggiore trasparenza e un miglior dialogo con gli stakeholder.
Il percorso di A2A al 2030 si concretizza attraverso il Piano di Sostenibilità, che declina gli obiettivi di lungo periodo in azioni praticabili e risultati concreti nel medio periodo (2016- 2020). Lo sviluppo delle azioni del Piano di Sostenibilità sarà monitorato nel tempo e sarà collegato ai sistemi di incentivazione del management. Il presidio verrà garantito anche grazie al rafforzamento della Governance della Sostenibilità, con l’estensione della competenza del Comitato Territorio ai temi della Sostenibilità.
“Alla luce delle nuove dinamiche competitive e dell'evoluzione del mercato” commenta Valerio Camerano, AD di A2A “il Piano Industriale e Piano di Sostenibilità costituiscono elementi fortemente correlati del successo di lungo periodo del nostro Gruppo”.
“La presentazione di questo piano rappresenta una svolta storica per la nostra azienda” afferma il Presidente del Gruppo Giovanni Valotti “Delinea una visione del futuro fondata sulla sostenibilità e la declina in impegni concreti, quantificati e misurabili, dei quali daremo anno per anno conto a tutti i nostri interlocutori”.
In relazione alle quattro macro aree, pilastri della Politica e del Piano di Sostenibilità, i principali obiettivi di A2A al 2030 sono:
Economia circolare
-
70% quota di raccolta differenziata nei comuni serviti
-
99% dei rifiuti urbani raccolti avviati a recupero di materia o energia
-
100% di territori raggiunti da iniziative per la riduzione, il riuso e il recupero di rifiuti
-
capacità di recupero della materia negli impianti di proprietà del Gruppo almeno equivalente al totale dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato
Percorso di decarbonizzazione
-
-62% emissioni CO2 degli impianti di generazione elettrica (su media 2008-2012)
-
- 37% intensità carbonica (gCO2/kWh) della generazione elettrica (su media 2008-
2012)
-
50% calore derivante da combustibili non fossili o di recupero nel mix impiegato
per teleriscaldamento e teleraffrescamento ad alta efficienza
-
-46.000 tonnellate all’anno di CO2 grazie alla promozione dell’efficienza
energetica e delle fonti rinnovabili negli usi finali
Smartness delle reti e nei servizi
-
+30% incremento di carico massimo sostenibile dalla rete di distribuzione
elettrica in caso di ondate di calore
-
15% di reti smart (automazione avanzata) sul totale della rete
-
20% investimenti smart sul totale di investimenti nella BU Reti e Calore
People Innovation
-
100% dei dirigenti con MBO di Sostenibilità e dipendenti valutati su parametri di
CSR (da raggiungere già al 2020)
-
20% di diffusione smart working tra i dipendenti in modo sistematico, per i ruoli
dove applicabile
-
-25% riduzione dell’indice infortunistico ponderato (indice di frequenza
x indice di gravità), già al 2020, rispetto alla media 2013-2015
In questo percorso si inserisce anche la prosecuzione dell’esperienza avviata col primo forum multistakeholder di Brescia nel 2015 e proseguita nel 2016 in Valtellina- Valchiavenna e a Bergamo. Questo modello di coinvolgimento verrà esteso a sette territori nel corso del biennio 2016-17.
-