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A2A lancia il “banco dell’energia”. Si dona un metro cubo di gas o un kw/h. L’annuncio del presidente Valotti

A2A sta progettando il “banco dell’energia”. A dirlo, durante la presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2014 di MM Spa, è stato il presidente di A2A Giovanni Valotti, ex presidente di MM Spa. “Nell’ambito di alcuni forum tematici è emersa l’idea di attivare il banco dell’energia. Che cosa è? In pratica i cittadini e i clienti più benestanti di A2A donano un metro cubo di gas o un kw ora di corrente a una banca virtuale, che poi li utilizzerà per sgravare la bolletta di famiglie in crisi. Poi anche A2A farà la sua parte. E’ un’idea emersa da un’apertura al territorio. Con i territori dobbiamo avere un rapporto di onestà e trasparenza. Ad esempio a Brescia abbiamo installato una decina di totem in giro per la città. Abbiamo reso trasparenti i dati di inquinamento del termoutilizzatore di Brescia. Vogliamo la trasparenza totale. Anche sui dati della qualità dell’acqua e della raccolta differenziata. Il concetto è che un’azienda della quale gli stakeholder si fidano è un’azienda che fa più business”.

Giovanni Valotti ha poi scherzato con la stampa durante la presentazione del Bilancio di Sostenibilita 2014:  "Due cose che non riesco a far passare con la stampa. L’importanza di Utilitaria e l’importanza dei bilancio di sostenibilità. Parliamo di utilitaria: dall’inizio di quest’anno abbiamo fondato questa nuova associazione che è il primo esempio riuscito di aggregazione dell’era Renzi. Abbiamo messo insieme Federutility e Federambiente. Questo mondo è fatto da più di 500 imprese che in passato hanno costruito il Paese e che oggi rispondono della gestione di servizi pubblici importantissimi - spiega Valotti -. Come A2A abbiamo fatto a Brescia la presentazione del bilancio di sostenibilità. Ora iniziamo a destinare il valore prodotto nei territori di investimento. E’ sempre importante il bilancio di sostenibilità proprio per questo: per parlare del valore e dei territori. Dobbiamo uscire dall’ambiguità: l’azienda pubblica non è vero che non debba fare profitto. La verità è che deve fare profitto e poi reinvestirlo nell’interesse dei cittadini. Per fare questo l’impresa pubblica deve essere più efficiente di quelle private. Questo dovrebbe essere il nostro obiettivo”. Poi da Valotti sono arrivati i complimenti per l’attuale management: “Vorrei dire che sono molto di parte, sono stato un past and fast president, sono rimasto solo un anno ma è uno degli anni che ricordo con migliore soddisfazione perché in un anno abbiamo fatto moltissime cose e abbiamo messo questa azienda sulla strada giusta. Ma devo dire che da quando sono andato via io, i risultati sono andati ancora meglio, quindi grandi complimenti ai miei successori”.