Milano
"Abbiamo cancellato il murales di Pao nella piena legalità". La lettera della volontaria
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA VOLONTARIA CHE HA CONTRIBUITO A CANCELLARE IL MURALES DI PAO
Gent. colleghi,
per vostra conoscenza, i volontari dell'Associazione Pro Arco Sempione hanno agito ieri, nella rimozione del murales ormai vandalizzato e ammalorato da anni, nella piena autorizzazione e legalità. Autorizzazione che, va detto, mancava, in realtà, al tempo in cui quel muro fu dipinto nel 2001.
Allego i 2 progetti della pro arco sempione e dell'associazione antigraffiti. Progetti che sono stati condivisi, depositati presso gli uffici del consiglio di zona 1 e sui quali è stata approvata una DELIBERA DI FINANZIAMENTO DEL CONSIGLIO DI ZONA 1 che porta la data del 5 maggio
Nei progetti si specifica che, al termine della ripulitura delle tag, quello spazio sarebbe stato adibito ad altra nuova Street art. Non si specificava come. E sarebbe certamente stato più auspicabile un concorso di idee, magari partecipato anche dai bambini, piuttosto che l'unilaterale scelta di affidare nuovamente il muro allo stesso writer.
Perché l'assessore Maran ieri sera sull'onda della polemica ha contattato l'artista per chiedergli di rifarlo, come se fosse una marcia indietro del Comune, quando il ripristino della Street art era già previsto nel progetto originario approvato in consiglio di zona 1 e sarebbe bastato renderlo noto alla stampa, senza sconfessare l'operato dei volontari e della mia persona in particolare?
Forse gli assessori non reputano un passaggio formale l'approvazione di un progetto per il quale è stato, tra l'altro dato un contributo, dal consiglio di zona, non solo il patrocinio?
Vorrei che si facesse anche un dibattito su quali sono, a livello di prassi formale, gli strumenti che gli organi di tutela del decoro hanno a disposizione per scegliere come intervenire su una Street art danneggiata. Perché è evidente che sull'arco della pace e sulla cappella sistina questi strumenti ci sono.
Paola Stringa
Pro Arco Sempione