Milano

Abusi su minori: indagato don Marelli, ex direttore della Fondazione oratori milanesi

Indagine a carico di don Samuele Marelli per presunti abusi sessuali su minori. Le molestie durante i campi estivi. Era stato anche direttore della Fondazione degli oratori milanesi

di redazione

Abusi su minori: indagato don Marelli, ex direttore della Fondazione oratori milanesi

La Procura di Monza ha aperto un'indagine a carico di don Samuele Marelli, ex direttore della Fondazione Oratori Milanesi, per presunti abusi sessuali su minori. All’epoca dei fatti contestati, il sacerdote ricopriva anche il ruolo di vicario nella congregazione Giovanni Paolo II di Seregno (Monza) e coordinava le attività pastorali giovanili di sei parrocchie della zona. Ma in passato, oltre che direttore della FOM, era anche stato responsabile di Oratori diocesi lombarde (Odielle).

La notizia, riportata dal Corriere dal procuratore Claudio Gittardi, ha fatto emergere una vicenda fino ad ora trattata con la massima riservatezza. L’inchiesta sarebbe nata da una segnalazione presentata da alcune famiglie i cui figli frequentavano l’oratorio di Seregno. I ragazzi avrebbero raccontato episodi di comportamenti inappropriati e molestie, spingendo anche gli educatori della struttura a formalizzare un esposto. Tra gli episodi riferiti, palpeggiamenti, allusioni sessuali, chat e fotografie durahte i campi estivi.

Nel frattempo, Don Marelli – sospeso da oltre un anno da ogni attività pastorale dalla Curia – è al centro anche di un procedimento canonico davanti al Tribunale Ecclesiastico Lombardo, che dovrebbe pronunciarsi a breve.


LA NOTA DELLA DIOCESI DI MILANO

Con riferimento ad alcuni articoli pubblicati oggi su stampa e web in merito a una vicenda che coinvolge don Samuele Marelli, presbitero della Diocesi, si precisa quanto segue.

Durante le festività natalizie del dicembre 2023 sono giunte formalmente all’Ordinario diocesano alcune segnalazioni di comportamenti non appropriati da parte di don Marelli - in quel momento Vicario della Comunità pastorale “San Giovanni Paolo II”, a Seregno (MB) -, rispetto al proprio ministero di sacerdote e al proprio ruolo di educatore. Subito, a titolo prudenziale, si è ritenuto di chiedergli di allontanarsi da Seregno e di sospendere qualunque attività pastorale, per procedere poi a una verifica di queste segnalazioni, per quanto compete all’autorità ecclesiastica, secondo le normative canoniche.

In quella situazione e per quelle che erano le informazioni allora disponibili, si è valutato non opportuno comunicare pubblicamente le motivazioni dell’allontanamento di don Marelli, soprattutto a tutela delle persone eventualmente coinvolte e delle loro famiglie, e del diritto alla buona fama.

Già dal mese di febbraio 2024 è stata avviata la cosiddetta “indagine previa”, ovvero quella fase prevista dalla normativa canonica finalizzata a verificare la probabilità effettiva circa la commissione di un delitto canonico, i cui atti sono stati inviati al Dicastero per la Dottrina della Fede. Nel mese di giugno 2024, secondo le indicazioni ricevute dalla Santa Sede, il Tribunale ecclesiastico regionale lombardo ha avviato il processo canonico in primo grado di giudizio, la cui conclusione è prevista nelle prossime settimane.

A coloro che hanno segnalato i suddetti fatti all’Ordinario diocesano è stato ricordato che era loro garantita la possibilità di presentare denuncia anche in sede statale.

Tutte le energie di sacerdoti, laici e laiche della comunità di Seregno sono da mesi indirizzate ai ragazzi, ai giovani e alle loro famiglie, che stanno affrontando un tempo di analisi dell’accaduto, insieme a qualificate professioniste, che li sostengono e li affiancano, ascoltando e accogliendo le loro sofferenze, preoccupazioni e interrogativi. Nelle scorse settimane il Consiglio pastorale è stato informato sulla vicenda. La parrocchia, l’Arcivescovo con i suoi collaboratori e l’intera comunità diocesana sono vicini alle persone coinvolte.

 

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