"Accogliere chi migra per povertà": pratica aperta contro il giudice
La sentenza del giudice di Milano Federico Salmeri fa discutere: un consigliere del Csm chiede l'apertura di una pratica
Una sentenza che sta facendo discutere, quella del giudice del Tribunale di Milano Federico Salmeri, a sostegno di una ordinanza con cui ha concesso a un 24enne del Gambia il permesso di soggiorno, precedntemente rifiutato dalla Commissione territoriale, in virtù della protezione umanitaria: "Ogni individuo ha il diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, alle cure mediche e ai servizi sociali essenziali". In pratica, il giudice poggiandosi sulla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ha dichiarato la povertà dell'uomo condizione sufficiente per restare in Italia, al pari di condizioni di guerra nel Paese d'origine o persecuzioni politiche o religiose.
C'è chi teme che la sentenza possa aprire le porte ai cosidetti "migranti economici", per i quali finora c'è sempre stato un respingimento della richiesta di soggiorno. Ne è consapevole lo stesso Salmeri, che argomenta: "Si badi che il riconoscimento di un diritto fondamentale non può dipendere dal numero di soggetti cui quel diritto viene riconosciuto. Per sua natura, un diritto universale non è a numero chiuso".
IL CONSIGLIERE DEL CSM: "APRIRE UNA PRATICA" - Aprire una pratica in Prima Commissione "per valutare se sussistano profili di incompatibilita', sotto il profilo dell'appannamento dell'immagine di terzieta' ed imparzialita'" riguardante il giudice Federico Salmeri, della prima sezione civile del Tribunale di Milano, "che ha emesso un cosi' singolare ed innovativo provvedimento giurisdizionale". E' quanto chiede il consigliere laico Pierantonio Zanettin al Comitato di presidenza del Csm. "Il provvedimento - rileva Zanettin nel documento trasmesso al Comitato di presidenza - si pone in formale contrasto con la normativa interna e comunitaria, riconoscendo il diritto alla protezione umanitaria non solo ai rifugiati per motivi politici, ma anche a migranti per motivi economici". Secondo Zanettin, "appare evidente che l'applicazione generalizzata nel nostro Paese di tale principio potrebbe avere effetti destabilizzanti, sia sul piano sociale, sia nei rapporti con gli altri Stati europei, come noto, gia' oggi preoccupati per le smagliature della nostra politica sull'immigrazione".
SALVINI: "SENTENZA FOLLE" - "Quindi, chiunque nel mondo vuole star meglio viene in Italia? E gli italiani che vogliono stare meglio? Tutti a casa del 'giudice accogliente'? Roba da matti". Così il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha accolto la sentenza.