Milano

Accoltellamento e rissa: Pm, "Caravita pericoloso, resti in carcere"

Secondo il pm, Alessandro Caravita, figlio del capo ultras interista, deve restare in carcere perche' potrebbe commettere altre aggressioni

Accoltellamento e rissa: Pm, "Caravita pericoloso, resti in carcere"

E' considerato un soggetto pericoloso che potrebbe colpire ancora Alessandro Caravita, il figlio dello storico capo ultra' dell'Inter Franco Caravita, arrestato ieri a Milano per l'aggressione ad un 24enne avvenuta l'altra notte. Il giovane era stato accoltellato al culmine di una rissa in Corso Garibaldi, ricevendo 5 fendenti tra torace e addome. A sostenere la pericolosita' di Caravita, 21 anni, e' stato il pm Roberto Fontana nella richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere; le accuse sono di tentato omicidio aggravato e porto di oggetti atti a offendere. Per Caravita - che ha gia' denunce alle spalle per reati simili - e' stato considerato, dall'accusa, "elevato" il rischio di reiterazione del reato. Spettera' ora al gip del Tribunale di Milano valutare la sussistenza delle esigenze cautelari. L'interrogatorio di convalida non e' ancora stato fissato ma e' comunque previsto nei prossimi giorni. 

Il 21enne Caravita risulta peraltro indagato in una tranche ancora aperta dell'inchiesta milanese sugli scontri tra ultra' interisti e napoletani che il 26 dicembre 2018 portarono alla morte del tifoso del Varese Daniele Belardinelli. Per arrivare a lui, dopo l'aggressione dell'altra sera, gli investigatori dei carabinieri hanno usato i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e raccolto il racconto di alcuni testimoni. Dopo averlo individuato, i militari sono andati in casa sua in via Padova e hanno trovato un coltello a serramanico, probabile arma usata nella rissa, e alcuni abiti sporchi di sangue.








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