Milano

Acido: le minacce su WhatsApp dell' "uomo diavolo" e i festeggiamenti dopo l'aggressione

Anche minacce telefoniche alle amiche di Martina Levato da parte di Alexander Boettcher, ossessivamente alla ricerca di informazioni sulle precedenti relazioni avute dalla studentessa, ovvero le future potenziali vittime del "rito di purificazione" attraverso l'acido ordito dalla coppia. Boettcher si autodefiniva "l'uomo diavolo". A dirlo è Greta Pagani, amica di Martina sentita in aula a Milano, che ha riferito in tribunale di alcuni messaggi ricevuti nell'agosto del 2014 su WhatsApp: "Ciao, sono l'uomo diavolo (...) non contrastare il malvagio (...) a me la vendetta". "Deve ancora nascere la ragazzina che mi prende in giro", recitava un altro messaggio, accompagnato da una foto della guancia di Martina scarnficiata con un segno a forma di "A". Greta Pagani ha affermato che Boettcher avrebbe minacciato anche un'altra amica di Martina, Emanuela Manzo: "Alexander - ha detto - aveva detto a lei e Martina che dovevano interrompere la loro amicizia oppure, in alternativa, lui avrebbe avuto un rapporto con Manzo e Levato doveva stare a guardare".

Sono state raccolte anche le testimonianze di due persone che hanno assistito all'aggressione ai danni di Pietro Barbini del 28 dicembre 2014: sembrava un "gavettone", con una ragazza che sorrideva mentre lanciava il liquido contenuto in un grande bicchiere. "C'erano altre due persone e avevano tutti un atteggiamento come se stessero festeggiando qualcosa, un atteggiamento quasi ludico", ha affermato Ermanno G.







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