Milano

Acido, Martina vede in foto il volto sfigurato di Barbini e resta "senza fiato"

"Mi sentivo trattata come un oggetto sessuale, avevo una vita senza valori e ho deciso di cambiarla e prendere in mano la situazione". Cosi' Martina Levato, la studentessa condannata a 14 anni per un'aggressione con l'acido, racconta al gup Roberto Arnaldi il tormento interiore che, a un certo punto, l'avrebbe indotta a mutare la sua esistenza, dando una svolta alla relazione con Alexander Boettcher, il giovane assieme al quale e' accusata di una serie di agguati con l'acido. "Altri uomini - ha specificato la studentessa - mi avevano trattato come un oggetto sessuale, solo Boettcher mi rispettava: volevo diventare mamma e creare una famiglia con dei valori, e per questo avevo bisogno di risolvere alcune situazioni del mio passato. Ero dispiaciuta di non aver detto ad Alex dei miei ex fidanzati, lui era in lutto per il mio passato di vita frivola, quindi ho preso in mano io la situazione e ho voluto risolvere. Era sconvolto, triste e piangeva anche davanti ai miei genitori, quando scoprì il mio passato dissoluto, perché mi riteneva un’altra donna con dei principi».

MARTINA VEDE IL VOLTO SFIGURATO DI BARBINI E RESTA SENZA FIATO - Martina Levato "e' rimasta senza fiato" di fronte alle foto di Pietro Barbini sfigurato. Lo hanno riferito i suoi legali raccontando quanto accaduto nell'aula a porte chiuse dove si svolge il processo col rito abbreviato a suo carico: "Ha potuto vedere queste foto per la prima volta - e' stato spiegato ai cronisti dagli avvocati Daniele Barelli e Alessandra Guarini che le hanno mostrato le immagini - per qualche attimo ha trattenuto il fiato, poi ha distolto lo sguardo". Martina ha detto di avere compreso "la sofferenza" della madre di Barbini, rimasto deturpato dopo il lancio dell'acido, "solo dopo essere diventata madre".

MAGNANI ERA IL "NOSTRO SERVO" - Entrando nel merito delle aggressioni con l'acido, Martina Levato ha ammesso i lanci contro Pietro Barbini e Giuliano Carparelli, mentre ha negato il blitz contro Stefano Savi. La studentessa ha difeso Alexander Boettcher non rispondendo. Il presunto complice Andrea Magnani? Avrebbe agito come un "servo". 

"MARTINA NON E' PENTITA" - La ragazza si e' soffermata a lungo sull'episodio della presunta violenza sessuale che avrebbe subito da Antonio Margarito, ritenuta mai avvenuta dal gip Giuseppe Gennari che, nelle settimane scorse, ha archiviato l'indagine nata dalla denuncia di Martina. Oggi, nell'aula del processo a porte chiuse che la vede imputata per associazione a delinquere per varie aggressioni, Levato ha ribadito di avere subito un abuso da parte di Margarito. Ricostruzione che ha portato ad una netta presa di posizione da parte di Roberto Parente, legale del giovane: Roberto Parente, legale di Margarito: "Amaramente oggi in aula abbiamo assistito al racconto della Levato. Ci aspettavamo parole di scuse e di pentimento, invece abbiiamo ascoltato ancora gravi calunniose accuse di stupro, ma Antonio è completamente estraneo".

 







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