Milano

Acido: studente sfigurato 'per sbaglio' in aula, Boettcher impassibile

E' stato il giorno del 'faccia a faccia' al processo per le aggressioni con l'acido, tra Stefano Savi, lo studente universitario sfigurato al volto e l'imputato Alexander Boettcher, detenuto, presente in aula in gabbia. Savi, aggredito il 2 novembre 2014, ha subito quindici operazioni chirurgiche ed e' arrivato a palazzo di giustizia indossando un cappello. Secondo l'accusa, Boettcher e la sua compagna Martina Levato, assieme al presunto complice Andrea Magnani, avrebbero aggredito Savi mentre tornava a casa per uno scambio di persona. L'obbiettivo vero sarebbe stato il fotografo Giuliano Carparelli, che aveva avuto un flirt con Martina Levato. In apertura d'udienza ha preso la parola il dirigente dell'ufficio prevenzione generale di Milano, Maria Jose' Falcicchia, che sta ricostruendo le indagini.

IL FACCIA A FACCIA, BOETTCHER IMPASSIBILE/ Savi, che e' assistito dai legali Andrea Orabona e Benedetta Maggioni, ha lasciato l'aula quando ha cominciato a parlare la dirigente della polizia. Non prima di essere passato davanti alla gabbia in cui era nel frattempo giunto Boettcher, che ha guardato fisso negli occhi mentre l'aggressore è rimasto impassibile."Ha voluto esserci - ha spiegato l'avvocato di Savi, Orabona - perche' intende affrontare il processo e ottenere giustizia". "Non sono io che mi devo vergognare", aveva del resto detto il ragazzo nei giorni scorsi.

"BOETTCHER IL REGISTA, MAGNANI UN SOLDATO"/ Durante la seduta è intervenuta il dirigente della polizia di Milano, Maria Jose' Falcicchia, che sta ricostruendo le indagini. Stefano Savi, "e' stato vittima di un errore di persona, solo perche' somigliava fortemente a Giuliano Carparelli" e "ha avuto soltanto la sfortuna di frequentare gli stessi locali per studenti che frequentava anche Carparelli", ha affermato. Secondo Falcicchia, Martina Levato, Alexander Boettcher e il presunto complice Andrea Magnani avevano costituito "una vera e propria associazione, con tanto di organizzazione, basi logistiche e mezzi economici". In questo contesto, Boettcher era "il regista", Magnani "un soldato agli ordini del generale" individuato nel broker di origini tedesche.

"VOGLIO GUARDARE IN FACCIA I MIEI AGGRESSORI"/ "Voglio guardare in faccia i miei aggressori", ha ribadito attraverso uno dei suoi legali, Benedetta Maggioni, Stefano Savi, studente di Economia, all'universita' Bicocca e parte civile nel processo per associazione a delinquere a carico di Boettcher. Martina Levato e Andrea Magnani andaranno invece a processo venerdi' prossimo con il rito abbreviato. "Si e' presentato con grande scioltezza e serenita'. Direi che sta benissimo - ha affermato uno dei suoi legali, l'avvocato Stefano Orabona. Dopo che verra' sentito sara' sempre in aula".







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