Acqua, Water Alliance sempre più green: forniture solo da fonti rinnovabili
La Water Alliance diventa sempre più green: le aziende pubbliche del servizio idrico lombardo si riforniscono solo con energia prodotta da fonti rinnovabili
La Water Alliance diventa sempre più green. Dal primo gennaio le aziende pubbliche del servizio idrico lombardo, che nei mesi scorsi avevano emesso una gara congiunta per la fornitura di energia elettrica, si riforniscono solo con energia prodotta da fonti rinnovabili.
L’opzione verde, che impegna il fornitore a consegnare energia al 100% ottenuta da fonti rinnovabili certificate, consentirà di evitare l’immissione in atmosfera di 132 milioni di chili di anidride carbonica. La gara era stata bandita insieme nei mesi scorsi da 6 aziende della rete Water Alliance, in particolare da Gruppo CAP, Brianzacque, Uniacque, Lario Reti Holding, Padania Acque, Secam, per un totale di 425 GWh di energia. Unire le esigenze delle 6 aziende in termini di fabbisogno energetico ha garantito, oltre alla riduzione dell’impatto ambientale grazie all’opzione green, anche un risparmio economico pari a 2 milioni e mezzo di euro per le aziende coinvolte, vale a dire il 13% in meno rispetto all’importo a base di gara (19 milioni).
"Nel sistema di gestione del servizio idrico i costi energetici rappresentano una delle maggiori voci di spesa – commenta Claudia Maria Terzi, assessore regionale all’ambiente, energia e sviluppo sostenibile -. Ecco perché investire in fonti rinnovabili non solo fa bene all'Ambiente ma ci permette anche di ridurre le spese legate proprio all'energia".
“Oggi non basta più portare nelle case acqua buona e fornire un servizio efficiente: la sfida è riuscire a farlo in modo sostenibile, riducendo tanto l’impatto ambientale delle nostre attività quanto i costi a carico della collettività”, conferma Alessandro Russo, presidente del Gruppo CAP e portavoce della Water Alliance. “Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla necessità che le nostre aziende pubbliche facciano sistema - commenta Paolo Franco, presidente di Uniacque -, con questa operazione abbiamo dimostrato invece l’urgenza di metterci in rete nell’interesse dei nostri cittadini/clienti proprio su temi delicatissimi come la salvaguardia dell’ambiente e il contenimento dei costi”.
L’energia elettrica incide per il 25% sui costi complessivi di gestione del servizio idrico, e richiede un impegno economico pari a circa 12 euro all’anno per ogni abitante servito. Le attività più energivore sono i servizi di acquedotto (che assorbe il 48% dell’energia elettrica totale utilizzata da un’azienda come Gruppo CAP) e di depurazione (48%).
In particolare, nell’acquedotto l’energia è utilizzata principalmente per alimentare i sistemi di pompaggio che prelevano l’acqua dalle falde e la trasmettono in pressione alla rete di distribuzione, in modo che possa raggiungere tutti gli utenti del servizio. Nella depurazione l’energia è indispensabile per garantire tutti i trattamenti e i processi, sempre più complessi e innovativi, che occorrono per trattare l’acqua proveniente dalle reti di fognatura e restituirla all’ambiente, una volta ripulita.