Milano

Acquistò "droga dello stupro", pm chiede 2 anni per Ciro Di Maio

Il pm: "La droga non era destinata a uso personale"

Il pm di Milano Leonardo Lesti ha chiesto una condanna a 2 anni e a 3mila euro di multa per Ciro Di Maio, conduttore tv e attore che venne arrestato il 24 agosto scorso nel capoluogo lombardo con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio, per essersi fatto spedire dall'Olanda nella sua casa, in zona Loreto, un litro di Gbl, liquido incolore conosciuto anche come "droga dello stupro".

Il pm: "La droga non era destinata a uso personale"

Il pm, davanti al giudice della sesta penale Paolo Guidi, contrastando le tesi difensive e le stesse dichiarazioni del 47enne, che fu volto tv di programmi di viaggi e in diverse fiction, oltre ad aver esordito a fine anni '80 come uno dei 'carramba boys', ha spiegato che quella droga "non era destinata ad un uso personale, almeno una parte non lo era". E lo dimostrerebbero una "serie di acquisti fatti sul web nel corso nel tempo per quantita' rilevanti" e le "chat acquisite sul suo telefono" gia' nel dicembre 2020. "Non sono uno spacciatore, la sostanza non era destinata a feste o altro, era solo per me, ne sono dipendente e sto cercando di seguire un programma terapeutico che prevede di 'scalare', riducendo mano a mano il consumo", aveva detto Di Maio dopo l'arresto (ora ha l'obbligo di firma) eseguito dalla Squadra mobile.

Il legale porta in aula una psicoterapeuta

Oggi il legale Nadia Savoca ha portato come teste a difesa una psicoterapeuta che aveva in cura l'attore (presente in aula). Testimone che ha raccontato che "nel 2019 mi chiamò disperato, perche' aveva aumentato l'uso di sostanze, soprattutto Gbl". Lui le avrebbe detto: "Io sto male non ne posso fare a meno, la assumo piu' o meno ogni 2 ore". Nella prossima udienza, il 5 luglio, parlera' la difesa.







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