Milano

Addio Melazzini, Ncd scende ancora. E Fi batte i pugni per i Dg. INSIDE

Di Fabio Massa

E fu sera e fu mattino, nuovo rimpasto. Sembra proprio che la giunta regionale non abbia pace e così il suo presidente Roberto Maroni, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it. La croce del leader leghista (a proposito, dove sarà finito Salvini?) sono le nomine. E gli assessorati. Adesso, a far ulteriormente casino in una situazione già complessa e caldissima per via delle nomine dei direttori generali della sanità, come già scritto da Affaritaliani.it e ormai in dirittura d'arrivo (i giochi si faranno tra oggi e domani, è sabato ci sarà la ratifica in una giunta straordinaria), arriva la questione legata a Mario Melazzini.

L'assessore diventerà quasi sicuramente il numero uno dell'agenzia del farmaco, ruolo incompatibile con quello di assessore. Chi entrerà? Tutto depone a favore di Angelo Capelli, anche se gli azzurri sono già sul piede di guerra. In Regione infatti si stanno verificando le incompatibilità anche sul ruolo di consigliere regionale da parte di Melazzini. Se dovesse decadere oppure optare, cosa assolutamente probabile, chi entrerebbe in consiglio? Uno di Forza Italia, ovviamente.

Così, dopo l'addio di Stefano Carugo, tornato a fare il professore, ecco quello di Melazzini. E Ncd scenderebbe a sette consiglieri contro gli undici di Forza Italia, che adesso potrebbe tornare a battere i pugni sul tavolo non solo per il rimpasto dove in pole c'è Capelli, ma anche sui dg dove invece la situazione è decisamente più complicata per via del fatto che la maggior parte degli azzurri è stata preventivamente segata da Vago&co.

@FabioAMassa







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