Milano

Aereo ultraleggero precipita in zona San Donato, un bimbo fra le 8 vittime

L'ultraleggero precipitato in un parcheggio nei pressi della stazione di San Donato pare fosse partito da Linate e diretto verso la Sardegna

Aereo ultraleggero precipita in zona San Donato, un bimbo fra le 8 vittime

Un aereo ultraleggero e' precipitato a Milano, in via Marignano, al confine con San Donato Milanese, nei pressi della fermata della metropolitana. Il velivolo, un piper, e' caduto su un edificio, provocando un rogo che ha coinvolto la struttura e le auto sottostanti. 

Secondo le prime ricostruzioni, sembrerebbe che l'aereo ultraleggero, precipitato in un parcheggio nei pressi della stazione di San Donato intorno alle 13, fosse partito da Linate e diretto verso la Sardegna. Il personale del 118 e' impegnato nel soccorso delle persone che si trovavano a bordo e sul posto, oltre alla polizia di Stato, stanno intervenendo anche i vigili del fuoco.

Sono 8 le vittime dell'aereo Pc-12 precipitato. In una nota l'Areu spiega che "le persone decedute a bordo del velivolo risultano 8 (1 pilota + 7 passeggeri)". Inoltre, aggiunge, "sono in corso le operazioni di identificazione dei corpi" mentre "al momento non risultano altre persone coinvolte nell'evento". 

Il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, e' appena arrivata sul luogo dell'incidente, a San Donato, per fare i rilievi del caso in vista dell'inchiesta per accertare le cause del disastro. I passeggeri a bordo dell'aereo precipitato erano tutti "stranieri", precisa il pm milanese. "L'aereo era di nazionalita' rumena e il pilota era rumeno" ha aggiunto. 

Per l'incidente sara' aperta una inchiesta per disastro colposo. "E' un fascicolo che riguardera' un disastro aereo - ha spiegato - , sara' aperto domattina. Sara' per disastro colposo". L'impatto e' stato molto violento e ci sono obiettive difficolta' sul recupero delle salme", così il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano. 

Aereo Milano: morto nel disastro miliardario romeno Petrescu

C'e' uno degli uomini piu' ricchi di Romania tra le vittime del disastro aereo di questa mattina a San Donato Milanese. Dan Petrescu, immobiliarista 68enne, era ai comandi del piccolo velivolo che si e' schiantato su un edificio in costruzione poco dopo il decollo da Milano. Tra le altre vittime sono stati identificati il figlio 30enne del miliardario, una donna di 65 anni, romena ma con passaporto francese e un bambino di pochi anni. Il volo, secondo quanto hanno riferito alcune fonti all'AGI, era arrivato da Bucarest a Milano il 30 settembre ed era partito questa mattina per Olbia dove la famiglia Petrescu possiede una villa. Dan Petrescu, il rumeno piu' ricco, che sarebbe stato sull'aereo precipitato a Milano con la moglie, il figlio e altre cinque persone, tra cui un bambino, si stava dirigendo verso la sua villa a Olbia. Secondo la stampa romena il figlio trentenne di Petrescu che viveva in Canada dove e' ricercatore, era arrivato in Italia con una coppia che ieri aveva battezzato un bambino. La madre di Dan Petrescu, che ha 98 anni, era gia' a Olbia dove aspettava il figlio e gli altri ospiti. L'aereo era stato acquistato nel 2015 da Petrescu insieme a Vova Cohn, ex azionista della squadra di calcio Dinamo Bucarest. 

Chi erano le vittime della tragedia di San Donato

In attesa dell'ufficialita' derivata dalle comparazioni dei profili genetici, considerando l'assenza di una lista passeggeri ufficiale, la polizia di Stato e' risalita alle otto plausibili vittime dell'incidente aereo, riconducibili a due gruppi familiari. Questo l'elenco: Dan Petrescu, 68 anni, cittadino romeno; la moglie Righina Petrescu, 65 anni; il figlio Dan Stefan Petrescu, 30 anni, con doppia cittadinanza romena-tedesca; Julien Brossard, 36 anni, cittadino canadese amico del figlio. L'altra famiglia era composta da: Filippo Nascimbene, nato a Pavia nel 1988; il figlio Rafael di un anno; la moglie Claire Alexandrescou, 1987, cittadina francese; la madre di Claire, signora Miruna Anca Wanda Lozinschi, del 1956, cittadina francese.

Era un cacciatore di teste, Filippo Nascimbene, l'italiano di 33 anni morto nel disastro aereo di San Donato Milanese insieme con il figlio Rafael, di appena un anno e la moglie Claire Alexandrescu, 31 anni. Da un anno e mezzo Nascimebne era dipendente di StartHub Consulting, una societa' milanese specializzata nella ricerca di manager per le aziende. Un settore in cui Nascimbene lavorava dal 2015, quando era stato assunto da Hays dopo un'esperienza di cinque anni e mezzo come agente di Generali a Casale Monferrato. Un alto profilo manageriale quello della moglie Claire, a capo della Ramazzotti (quella dell'amaro, ora nel gruppo Pernod-Ricard) per l'Italia e il mondo da due mesi dopo quattro anni nel marketing e nella pubblicita' dell'azienda. Una carriera costruita tutta nel mondo dei beni di largo consumo, prima in L'Oreal e poi in Kiko

 

 

All'impatto i corpi sbalzati fuori dal veivolo

"Attualmente abbiamo individuato solo un corpo. Gli altri, a seguito dell'impatto abbiamo motivo di credere che non siano composti". Lo ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario del Comando di Milano dei vigili del fuoco, al lavoro sul luogo dove e' precipitato l'ultralegero. "Stiamo effettuando le verifiche insieme alla polizia scientifica". "L'impatto e' stato abbastanza devastante, pensiamo che sia avvenito sulla facciata ma faremo ulteriori verifiche". 

Il pilota dell'aereo precipitato a Milano "ha effettuato una virata rispetto al decollo, probabilmente si e' accorto di una anomalia", ha spiegato Cardinali,

Aereo Milano: sotto l'aereo c'erano fiamme

L'aereo da turismo, precipitato oggi a San Donato Milanese, era gia' in fiamme prima di precipitare su una palazzina in costruzione. Lo ha raccontato uno dei testimoni, Angelo Suma, 40 anni, che stava aspettando l'autobus quando e' avvenuto l'impatto, in cui hanno perso la vita otto persone. "Ho visto l'aereo in volo - racconta -, aveva perso il controllo, c'era una scia e le fiamme sotto l'aereo". 

Aereo Milano: testimone, caduto in picchiata, pezzi volavano

"Ho visto l'aereo perdere il controllo, era basso, poi e' caduto in picchiata. Si e' alzata subito una colonna di fumo, poi le fiamme. E in cielo volare dei pezzi". Lo racconta Andrea, studente di 19 anni, che si trovava proprio alla fermata degli autobus di San Donato a un centinaio di metri dal luogo dell'incidente aereo. Mi sono molto spaventato - continua - mi sono guardato attorno, la strada fortunatamente era libera, non c'era nessuno. Poi sono arrivati polizia e carabinieri".

 

Aereo Milano: in edificio schianto lavori per una stazione bus

 Nell'edificio di Milano su cui si e' schiantato l'aereo si stavano eseguendo dei lavori per la realizzazione di "una stazione degli autobus a media e lunga percorrenza". A dirlo e' l'architetto Michele Pugliese, direttore dei lavori della struttura. L'edificio "e' in fase di completamento. Mi hanno avvisato, per fortuna non c'era dentro nessuno, ma domattina ci sarebbero stati dentro gli operai. In un altro momento l'impatto poteva causare piu' morti, soprattutto perche' una volta completato ci sarebbe stata dentro la biglietteria, la foresteria degli autisti, gli uffici della stazione. Entro fine anno si pensava di metterlo in funzione", ha aggiunto Pugliese.

Aereo Milano: pm, recuperata la scatola nera

La dinamica dell'incidente aereo, in cui oggi hanno perso la vita otto persone, non e' an ora chiara ma sara' di aiuto la scatola nera che era a bordo del piccolo velivolo da turismo, privato. "La scatola nera e' stata trovata" ha assicurato il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, al termine del sopralluogo. Quello che si sa al momento e' che "il volo e' stato seguito fino a un certo punto, finche' non e' apparsa una anomalia sulle tracce radar e l'aereo e' precipitato". 







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