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Milano
Aeroporti, Orio al Serio cerca alleanze a Milano e a Brescia

Sacbo, la societa' che gestisce l'aeroporto di Bergamo - Orio al Serio, ha ripreso a muoversi alla ricerca di nuove alleanze e guarda sia verso Milano, dove con Sea erano gia' state intavolate trattative per una fusione, sia verso il Montichiari di Brescia, negli anni scorsi al centro di un contenzioso legale con i veronesi di Catullo. All'assemblea dell'Anci giovedì a Vicenza, infatti, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha spiegato che i presidenti di Sacbo e Sea si sono rivisti nei giorni scorsi per riprendere i dialoghi. Al tempo stesso tuttavia, secondo il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, si e' ancora ai "contatti informali". "Per quello che ne so io - ha aggiunto - le cose sono ferme a qualche mese fa quando avevamo ravvisato una non praticabilita' dell'operazione nell'immediato. Io sono favorevole a mettere insieme i due aeroporti. Ci stanno lavorando". Il nodo principale che rimane da sciogliere e' quello della valorizzazione delle due societa'. Altro dossier in campo quello sul Montichiari: secondo quanto riportato dai giornali locali, il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ha spiegato di vedere bene un rapporto piu' stretto con Bergamo sul tema.

L'aeroporto di Montichiari, la cui concessione e' in mano alla veronese Catullo, dovrebbe essere gestito da una nuova societa' che permetta anche l'ingresso di soci bresciani e questa, secondo alcuni, potrebbe essere l'occasione per stringere un rapporto con Bergamo. (AGI) (AGI) - Venezia, 12 ott. - Contatti fra Sacbo e Brescia, tuttavia, al momento non ce ne sono, anche se il presidente della societa' che gestisce lo scalo di Orio al Serio, Roberto Bruni, ha accennato a un incontro informale con il presidente di Save, Enrico Marchi, che e' socio 'forte' di Catullo con il 40% del capitale sociale. Una situazione questa che ha destato sorpresa e preoccupazione a Verona, presso alcuni soci istituzionali di Catullo, dove oltre a Save ci sono Aerogest, holding controllata da Comune di Verona, Provincia di Verona, Provincia di Trento e Camera di Commercio di Verona, che detiene la maggioranza relativa con il 47%, la Provincia di Bolzano (3,8), la Fondazione Cariverona (2.8) e la Provincia di Brescia (2.1). A destare preoccupazione - come riferisce una fonte vicina alla situazione - e' stata l'iniziativa irrituale dei vertici del socio Save di avviare contatti di potenziale rilievo strategico per Catullo pur mancando agli altri soci un'adeguata informativa sulle linee guida industriali riguardanti i due scali gestiti.

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