Affare Fatto
Farmacoresistenza, in Lombardia allo studio una risposta concreta con FOODTECH
Esiste una correlazione tra farmacoresistenza e allevamenti intensivi. In Lombardia si sta cercando di trovare delle soluzioni, con questo scopo è nato FOODTECH
Farmacoresistenza, in Lombardia allo studio una risposta concreta con FOODTECH
Si sente sempre più spesso parlare di farmacoresistenza, ovvero la riduzione dell'efficacia di un farmaco nel trattamento di una malattia. Ogni anno ci sono decine di migliaia di casi in Europa riconducibili allo sviluppo di resistenze agli antibiotici e il dato continua a crescere nel tempo. Recenti studi statistici hanno evidenziato una correlazione tra gli allevamenti intensivi e la farmacoresistenza. Gli allevatori hanno spesso avuto in passato una cattiva gestione dei farmaci in zootecnia usandoli anche a livello preventivo o come fattori di crescita invece che solo su animali che effettivamente ne avevano bisogno. Oggi circa il 50% degli antibiotici prodotti è indirizzato al settore zootecnico. UE e Autorità Sanitarie Nazionali sono intervenute per regolamentare questo tipo di gestione che però è difficile da sradicare e l’Italia in merito veste la maglia nera in Europa.
Cercare delle soluzioni è d’obbligo. In Lombardia lo si sta facendo con il progetto FOODTECH che proprio per l’importanza del tema trattato ha potuto contare sul supporto dell’Assessorato per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia e del contributo economico dei fondi POR FESR 2014 – 2020, ricevendo un finanziamento di euro 4.117.760 euro su un valore complessivo del progetto di 6.868.934 euro, nell’ambito del bando Accordi per la Ricerca e l’Innovazione.
Del resto, la zona della bassa lombarda che interessa le province di Cremona, Mantova e Brescia è un’area vocata all’allevamento animale, come anche le attigue province emiliane di Piacenza e Parma. Una soluzione al problema non poteva che partire proprio da qui.
A dar vita a FOODTECH è un gruppo di realtà composto da ProPHOS Chemicals S.r.l., Biotecnologie BT S.r.l., Ferraroni S.P.A., Università degli Studi di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano.
“Il progetto è molto complesso – spiega Marco Michelotti di ProPHOS Chemicals Srl - Il partenariato è formato da università e da soggetti privati eterogenei tra loro ma complementari. Ognuno con le proprie competenze segue aspetti diversi di quello che è l’obiettivo finale, ovvero dare una risposta al problema della farmaco resistenza. L’idea è quella di andare a utilizzare delle sostanze dotate di proprietà nutraceutiche che possano migliorare lo stato generale di benessere dell’animale e la flora batterica intestinale in modo da poter rendere l’animale meno soggetto a malattie. Le linee di ricerca interessano più fronti: prebiotici, probiotici e vaccini edibili. Ogni membro di questo partenariato si occupa di una specifica linea di ricerca. I probiotici sono lattobacilli e in quanto sostanze vive presentano il problema di poterli andare a integrare in formulazioni mangimistiche senza intaccarne la vitalità. I prebiotici sono invece delle sostanze di sintesi che possono agire come antiossidanti.”
FOODTECH ha visto nascere un laboratorio con strumentazione all’avanguardia a San Giovanni in Croce, in provincia di Cremona. Il progetto ha coinvolto ben 60 persone in tutto, tra ricercatori e tecnici. Le università in particolare hanno sostenuto con i fondi ricevuti il lavoro di giovani assegnisti. A rendere così unico FOODTECH è la commistione di competenze: microbiologi, biologi, chimici, veterinari, agronomi, ingegneri chimici collaborano per far fare un salto di qualità al settore zootecnico riducendo i potenziali rischi della farmacoresistenza per la collettività.
Il progetto è a buon punto, finora sono state testate le varie sostanze singolarmente, adesso si cercherà di metterle insieme per capire le compatibilità e per trovarne gli effetti sinergici. In sintesi, una nuova risposta, innovativa e concreta, contro la resistenza ai farmaci sta arrivando ed è lombarda.