Affare Fatto

In Lombardia nascono nuove tecnologie per una mobilità sicura e sostenibile

di Debora Bionda

Con il progetto lombardo MoSoRe la tecnologia si mette al servizio di infrastrutture e mobilità più sicure, a tutto vantaggio della collettività

MoSoRe, il progetto lombardo per una mobilità più sicura

Quando si parla di mobilità e infrastrutture, la sicurezza è un aspetto cardine. Si pensi alla viabilità su strade e ponti. Oggi grazie a nuovi prodotti e nuove tecnologie è possibile rendere le infrastrutture e la mobilità più sicure e sostenibili. Come? Agendo in sinergia di molteplici aspetti, come accade in MoSoRe, progetto vincitore della Call Hub Ricerca e Innovazione, sostenuto dall’Assessorato Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia con un contributo di quasi 5 milioni di euro (su un valore complessivo stimato del progetto di poco meno di 11 milioni di euro) a valere su fondi POR FESR 2014-2020.

MoSoRe, gli obiettivi

Incuriositi dall’importanza e dalla complessità del tema, ci siamo fatti spiegare gli obiettivi e gli ambiti di intervento di MoSoRe da Giovanni Plizzari, responsabile del progetto e docente di Ingegneria strutturale all’Università degli Studi di Brescia. “Infrastrutture e servizi per la Mobilità Sostenibile e Resiliente (MoSoRe)” ha come obiettivo generale – racconta il prof. Plizzari - quello di rispondere ai bisogni connessi alla resilienza e alla sostenibilità delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità, alcuni dei quali tradizionali e altri legati alla trasformazione digitale e green. Per esempio, la riqualificazione delle infrastrutture stradali (ponti, viadotti, pavimentazioni stradali, ecc.), infrastrutture innovative di ricarica per i veicoli elettrici, nuovi veicoli leggeri (scooter, micromobilità elettrica), sistemi innovativi di trasporto (droni), servizi informativi per gli utenti deboli della strada, infrastrutture riguardanti i sistemi integrati di telecomunicazione e i servizi ad essi connessi. Oltre a fornire dei riscontri a questi bisogni, il progetto vuole assicurare delle risposte che sappiano anche adattarsi alle mutevoli condizioni del contesto”.

“Lo studio di queste nuove soluzioni – aggiunge Plizzari - è connesso alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi che sono e saranno operativi in sperimentazione nel territorio lombardo e che potranno generare nuove opportunità di business con benefici risvolti occupazionali negli ecosistemi di riferimento”.

MoSoRe, i partner e il loro ruolo

Un progetto realizzato in partnership, dove ognuno svolge un ruolo determinate e mette a fattor comune la sua esperienza. “L’Università degli Studi di Brescia – sottolinea Alessandra Flammini, docente di Misure elettriche ed elettroniche del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università degli Studi di Brescia - ha il ruolo di ente capofila e partecipa con oltre 50 tra ricercatori e docenti appartenenti a quattro Dipartimenti con sei centri di ricerca interdipartimentali a tutte le attività di ricerca. Fasternet S.r.l. si occupa di sviluppare un modello di gestione delle informazioni provenienti dai veicoli sullo stato della rete stradale, attraverso una nuova infrastruttura ICT in tempo reale adatta a sistemi sensoriali distribuiti (IoT); in parallelo, GeneGIS S.r.l. si occupa di sviluppare delle piattaforme di monitoraggio, analisi ed elaborazione dei Big Data rivolte al cittadino. ST Microelectronics S.r.l. sviluppa nuovi sensori e dispositivi per la diagnostica di sistema e l’energy harvesting, mentre ENEA si occupa di nuove architetture intelligenti basate su sistemi di visione e affronta aspetti legati all’impatto della mobilità elettrica sulla rete. Ingenera S.r.l. sta sviluppando una struttura modulare per la ricarica off-grid e on-grid di veicoli elettrici, scooter, e-bike e droni, dotata di sistemi di accumulo e sorgenti rinnovabili, che affianca servizi alla mobilità (come ad esempio panel informativi). Imbal Carton S.r.l. sta sviluppando un drone innovativo da trasporto, in categoria 25kg, e con autonomia superiore ai 100 km da utilizzarsi per la gestione di situazioni di emergenza, quali ad esempio trasporto di farmaci o di materiali biologici, monitoraggio di infrastrutture stradali e manufatti, trasporto di strumentazione per rilievi. Infine, Italcementi S.p.A. si occupa dell’adeguamento di infrastrutture in calcestruzzo armato, tramite l’uso di materiali innovativi del tipo calcestruzzi rinforzati ad altissime prestazioni (materiali smart) applicati in strati sottili per migliorarne risposta sismica, capacità portante e durabilità. Inoltre, in collaborazione con gli altri partner, si occupa del monitoraggio diretto delle infrastrutture tramite sensori annegati nei materiali innovativi utilizzati”

MoSoRe, l’impatto sul territorio

Le ricadute di MoSoRe hanno vasta portata, basti pensare che il settore delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità in Lombardia conta 28.000 imprese con 250.000 addetti e un volume d’affari di 39 miliardi di euro. “MoSoRe – chiarisce Giulio Maternini, docente di Ingegneria dei Trasporti all’Università degli Studi di Brescia - ambisce a valorizzare diversi ambiti produttivi tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo sostenibile e avanzamento tecnologico in un quadro economico globale. Il monitoraggio e la pianificazione degli interventi per la riqualificazione delle infrastrutture critiche (con particolare attenzione ai ponti), sviluppate sotto la leadership di Italcementi S.p.A., consentiranno una mobilità più sicura, garantendo uno dei diritti fondamentali della comunità europea che riguarda la libera circolazione delle merci e delle persone. Con il progetto verranno gettate le basi per la creazione di una smart community della mobilità. Le architetture di ricarica smart sviluppate da Ingenera S.r.l. faciliteranno la diffusione sul territorio delle stazioni di ricarica di veicoli e micromobilità elettrici e dei servizi informativi innovativi accessori, in uno scenario di mobilità multimodale, sia urbana che extraurbana. In particolare, grazie all’implementazione di sistemi alimentati mediante fonti rinnovabili con sistemi di accumulo integrati e altre fonti, sarà possibile ridurre l’impatto sulle infrastrutture esistenti, o installare stazioni di ricarica anche in località non attualmente servite dalla rete di distribuzione elettrica. Inoltre, il costo di esercizio e manutenzione delle strutture sarà sensibilmente ridotto, così come il loro impatto ambientale. Il progetto del drone innovativo realizzato dalla società Imbal Carton S.r.l. si pone l’obiettivo di realizzare un aeromobile senza pilota (UAV) ad alte prestazioni, in grado di operare negli scenari descritti e offrendo un servizio efficiente ed ecologico. La piattaforma di gestione delle emergenze e valorizzazione del territorio, che verrà realizzata in collaborazione tra Fasternet S.r.l. e GeneGIS S.r.l., permetterà di garantire la sicurezza dei cittadini e di promuovere una mobilità più sostenibile.”

Un progetto complesso e articolato, dunque, possibile solo grazie alle sinergie che i partner sono in grado di realizzare lavorando fianco a fianco. Fare sistema è il modo migliore per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Del resto, la sicurezza non è un optional e in Lombardia la si prende molto seriamente.