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Lombardia e agricoltura di precisione: essere ‘pignoli’ fa bene all’ambiente
Nuovo progetto lombardo per promuovere l’agricoltura di precisione, un modo di operare che permetterà di contenere i costi e ridurre l’impatto ambientale
Lombardia e agricoltura di precisione: essere ‘pignoli’ fa bene all’ambiente
Esse pignoli è un pregio o un difetto? In agricoltura decisamente un pregio. Essere meticolosi paga, o almeno questo è quello che pensano gli ideatori di PIGNOLETTO, un nome scelto non a caso, che ben rappresenta lo scopo dei partner che sostengono il progetto: promuovere l’agricoltura di precisione. Un modo di operare che permetterà di contenere i costi e ridurre l’impatto ambientale. Un obiettivo che ben si sposa con la filosofia di Regione Lombardia e infatti PIGNOLETTO è tra i vincitori della “Call Hub Ricerca e Innovazione” potendo contare così su un prezioso contributo economico di 2.834.788,02 euro (su un valore totale stimato in 5.822.049,92 euro) da parte dell’Assessorato Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia, finanziamento attinto dai fondi POR FESR 2014-2020.
“Il progetto PIGNOLETTO (il nome non è un acronimo, ma si riferisce al forte grado di dettaglio con cui si vuole operare) ha l'obiettivo di migliorare le tecniche di mappatura del suolo, anche ai fini dell'applicazione dell'agricoltura di precisione. Quest'ultima si propone di ridurre costi e impatto ambientale delle coltivazioni agricole ma richiede, per un'applicazione razionale, la conoscenza dettagliata delle caratteristiche del suolo, in modo da poter dosare adeguatamente gli interventi. A titolo di esempio, nella concimazione di un terreno sabbioso si dovrà porre particolare attenzione, perché l'impiego eccessivo di azoto può comportare il dilavamento nelle falde idriche e la loro contaminazione. Mentre nell'agricoltura tradizionale l'unità di gestione è il singolo campo, che viene trattato tutto nello stesso modo, nell'agricoltura di precisione il campo può venire suddiviso in piccole superfici, ciascuna delle quali avrà la gestione (semina, concimazione, diserbo, irrigazione, ecc.) più adatta alle sue caratteristiche. Per questo motivo è importante conoscere in grande dettaglio le proprietà dei suoli”, spiega il prof. Roberto Comolli del Dipartimento Scienze dell'Ambiente e della Terra, Università Milano Bicocca.
“PIGNOLETTO – prosegue il prof. Comolli - è coordinato dall'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sede di Milano Bicocca) e si giova della partecipazione di molti docenti e tecnici appartenenti a cinque Dipartimenti dell'Università di Milano Bicocca. I partner di progetto sono un istituto di ricerca (INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica) e sei ditte lombarde specializzate (Aermatica 3d, Blu Electronic, Else Nuclear, FEM2 Ambiente, Nuclear Instruments, Redcat Devices). L'acquisizione dei dati sperimentali e la loro elaborazione sarà svolta dall'INFN, mentre le ditte si occuperanno soprattutto della produzione di nuovi sensori da remoto”.
Decisamente importanti le ricadute che avrà il progetto. “PIGNOLETTO – sottolinea il prof. Comolli - permetterà di ottenere, aggregare ed integrare i dati e le conoscenze su una specifica area, diventando uno strumento di supporto alle politiche di governo del territorio e al rinnovamento tecnologico delle aziende agricole lombarde. Ponendoci come scopo la sostenibilità ambientale, sono svariate le potenzialità che il progetto potrà avere in quell’ambito, come la possibilità di aumentare la qualità dei prodotti agricoli, ridurre l’eccesso di agrochimica, diminuendo i rischi e l’impatto di contaminazione dell'ambiente e dei prodotti; di monitorare il territorio per prevenire rischi ambientali, in particolare quello idrogeologico.”
“La partecipazione al bando regionale e l'ottenimento del cofinanziamento – racconta il prof. Comolli - hanno permesso di mettere in moto un processo virtuoso, che altrimenti sarebbe stato quasi impossibile attuare, soprattutto con questa qualità e dimensione del partenariato. Una scelta lungimirante quella di Regione Lombardia, che ha investito in un settore fortemente innovativo, con ricadute applicative di ampia portata. Stiamo già verificando un grande interesse per il progetto e le sue applicazioni: il mondo agricolo si sta rapidamente modernizzando e molte aziende sono in grado di sfruttare efficacemente le ricadute che questi progetti innovativi possono fornire. Ci tengo a sottolineare che gli obiettivi di PIGNOLETTO sono allo stesso tempo produttivi e ambientali: nel settore agricolo le tematiche di protezione dell'ambiente hanno sempre più accoglienza e sono un elemento fondamentale per lo sviluppo del prossimo futuro.”