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Manifattura, un progetto lombardo per la sostenibilità ambientale ed economica

Manifattura, un progetto lombardo per la sostenibilità ambientale ed economica

Il comparto manifatturiero è in un momento di grande evoluzione. Le innovazioni tecnologiche e digitali, da una parte, e la transizione green dall’altra, stanno cambiando profondamente il settore.

In questo contesto si inserisce un progetto che ha tutte le caratteristiche per contribuire a far sì che il mondo industriale si adegui a un nuovo modo di produrre, più sostenibile a livello ambientale ed economico.

Stiamo parlando di CLEAN ALL dell’azienda bresciana Isinnova Srl che ha potuto beneficiare di un sostegno economico di 155.331,70 euro da parte dell’Assessorato Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia tramite il bando TECH FAST a valere sui fondi POR-FESR 2014-2020. Un bando che ha lo scopo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle PMI lombarde.

Isinnova Srl è un’azienda che si è fatta conoscere anche a livello internazionale, quando a inizio della pandemia di Covid-19 il CEO Cristian Fracassi e il suo team hanno stampato in 3D le valvole necessarie per far funzionare negli ospedali maschere a ossigeno per pazienti COVID-19, arrivando poi a brevettare una valvola per trasformare maschere da snorkeling in strumenti di emergenza utilizzabili negli ospedali, sempre contro il Coronavirus. Il progetto di cui ora sono promotori parte dalle stesse competenze innovative.

“Clean ALL - spiega Cristian Fracassi, CEO di Isinnova Srl - nasce con un doppio obiettivo: da un lato ridurre il quantitativo di fanghi generati dal processo di pulizia e di estrusione delle matrici di alluminio, dall’altro recuperare l'alluminio che si trova all'interno di queste matrici di estrusione”.

“Allo stato attuale – prosegue Fracassi - dopo l’estrusione della billetta di alluminio che forma il profilato, la matrice dello stampo, colma di metallo fuso e pressato, viene pulita con soda caustica. Un trattamento che comporta alti costi per l’acquisto del materiale pulente e il mantenimento dell’impianto di smaltimento, la totale perdita dell’alluminio residuo e la produzione di fanghi inquinanti formati da soda caustica mista ad alluminio. Si pensi che mediamente in un'azienda di medie dimensioni che fa 220.000 cambi di matrice spende circa 200.000 euro all'anno per l’acquisto di soda caustica e ne spende altrettanti per smaltire i fanghi generati.”

“Clean ALL – precisa Fracassi - consente di recuperare l’alluminio, ridurre drasticamente i bagni di pulizia nella soda caustica e i conseguenti scarti, tagliando sensibilmente i costi (secondo i nostri calcoli il risparmio è del 20-25%). Non solo, con il nostro metodo è possibile ottenere benefici anche per l’ambiente di lavoro che risulta essere più salubre e meno pericoloso.”

“L’idea, già brevettata, consiste nel pulire la matrice spingendo al suo interno una billetta di polimero plastico che a sua volta spinge all’esterno il metallo rimanente. Con questo processo ad oggi si riesce a recuperare l'80% di alluminio. Nella matrice resta solo il 20% di alluminio: così soltanto quella parte va trattata con soda caustica.”

“La riduzione di inquinamento, la diminuzione dei fanghi e la diminuzione della pericolosità legata all’uso di soda caustica sono le caratteristiche che rendono CLEAN ALL unico nel suo genere. La crescente attenzione nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità sta aumentando la sensibilità delle aziende a queste tematiche in Italia, anche se con un po’ di ritardo rispetto a Paesi esteri.”

 

 

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