Milano

Affari e la vicenda delle Olimpiadi: storia di una inchiesta

di Fabio Massa

L'ex ad della Fondazione Milano Cortina indagato a Milano. Su di lui Affaritaliani.it aveva acceso i riflettori già due anni fa. Ecco cosa era emerso

Affari e la vicenda delle Olimpiadi: storia di una inchiesta

È di oggi la notizia che l’ex amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina Vincenzo Novari è indagato dalla procura di Milano insieme a Massimiliano Zuco, sempre della Fondazione, perché avrebbero percepito somme di denaro e altre utilità in cambio di un appalto per i servizi digital a una società di nome Vetrya.

Novari in Fondazione Milano-Cortina: andava tutto bene? Niente affatto

C’è un retroscena che mi riguarda, e che voglio rendere noto. Nell’estate del 2022 ho messo sotto la lente l’operato di Vincenzo Novari, che non mi convinceva per molti motivi. Alcune delle mie fonti mi raccontavano di un’operatività che non funzionava e anche del fatto che Novari aveva di fatto “colonizzato” la Fondazione con figure di sua fiducia, ma che avevano soprattutto avuto interessenze con le sue società. Avevo cercato un contatto con Novari, senza successo. Altre fonti indicavano inoltre un crescente malumore e malessere degli enti pubblici locali, leggasi Comune di Milano e Regione Lombardia, per gli atteggiamenti dell’allora amministratore delegato. Per questo iniziai a ipotizzare un cambio della guardia. La reazione da parte delle strutture della comunicazione non fu esattamente di contentezza. Lo stesso Novari, che era stato “benedetto” dall’allora ministro dello Sport di marca pentastellata Vincenzo Spadafora, si affrettava a pubblicare foto con i vertici locali, qui e là, per far vedere che andava “tutto bene, madama la marchesa”.

Quegli intrecci tra Novari e Vetrya raccontati già nel 2022

E invece no, non andava bene proprio un tubo. La struttura interna cresceva in modo elefantiaco, i costi lievitavano, e pure sulle sponsorizzazioni raccolte avevo davvero molti dubbi. Intanto finì sul mio tavolo una soffiata nella quale si raccontava per filo e per segno la vicenda di una certa Vetrya, ovvero di una società digital a cui erano stati dati i servizi della Fondazione, senza gara. Una storia interessante, perché nel frattempo la Vetrya era fallita. La trovate tutta QUI, e il pezzo è del luglio 2022. A quel punto, Vincenzo Novari si inquieta sul serio. In serata mi segnalano che la Fondazione Milano Cortina, in modo assai inconsueto, ha emesso una nota stampa nella quale si annuncia duramente che sarei stato querelato per quell’articolo. Ad oggi, attendo ancora una notifica, ma forse Novari se ne è dimenticato.

Tutti gli uomini portati da Novari in Fondazione

Visto che sono un testone, decido di andare avanti. E scrivo un secondo pezzo, questa volta su true-news.it, nel quale dico che di fatto buona parte della prima linea della Fondazione arriva dalle sue aziende. E’ del 21 luglio 2022, e lo si può trovare QUI. Ora, nelle carte processuali, si rileva che “in tale contesto di opacità la GDF di Milano rileva come, durante il mandato di Novari, in Fondazione sia stato assunto personale dipendente (...) appare come parte di una cerchia di soggetti conosciuti da Novari nell’ambito di precedenti incarichi dirigenziali o per cointeressenze societarie”. Un caso? Forse no, ma siamo garantisti ed è bene che siano i giudici a tirare le conclusioni.

Novari e i 250 milioni in sponsorizzazioni: dai bilanci non risulta

Ma c’è di più: Vincenzo Novari ha detto in lungo e in largo che aveva raccolto circa 250 milioni di sponsorizzazioni, cioè la metà di quanto serve per organizzare le Olimpiadi. Peccato che guardando i bilanci, questa risulti una informazione non solo non verificata, ma direi anche decisamente smentita. Io non so come andrà a finire questa vicenda di Vincenzo Novari, ma una cosa è certa: se sulle Olimpiadi non si cambia passo e non ci si mette la testa, l’esito finale non sarà il successo di Expo.







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