Affari a Piazza Affari

Anima Holding, Mediobanca, Brembo e... Affari a Piazza Affari

"Affari a Piazza Affari", le cinque azioni milanesi che fanno impazzire il Mercato

"Affari a Piazza Affari", la rubrica realizzata in collaborazione tra Affaritaliani Milano e Websim Action con le cinque azioni milanesi che fanno impazzire il Mercato:


                       Tutte le news e i titoli caldi su websimaction.it

I cinque titoli “lombardi” della settimana

1) Si è finalmente chiusa la partita Aletti Gestielle. La milanese Anima Holding, uno dei principali asset manager italiani, ha rilevato la SGR di Banco BPM per 700 milioni di euro. Nell'accordo è inclusa l'estensione dell'accordo di partnership fino al 2037. Secondo indiscrezioni, l’obiettivo di Cassa Depositi e Prestiti, tra i principali azionisti di Anima, sarebbe ora di portare in Anima la divisione Banco Posta Fondi SGR, parte di Poste Italiane. La mossa sarebbe la prima di un percorso di consolidamento per rendere Anima il polo aggregante del risparmio gestito italiano. Altri possibili obiettivi nel medio termine sarebbero Arca, Azimut e UBI Pramerica. Il mercato sembra, se non credere a questa ipotesi, quantomeno puntare forte su Anima da mesi. Il titolo guadagna infatti quasi il 40% da inizio anno.

2) La stagione dei risultati di bilancio è stata molto diversa per le banche lombarde. A stupire di più gli analisti in positivo la milanese Mediobanca. Piazzetta Cuccia ha registrato nell’anno fiscale 2016-17 i ricavi più alti di sempre nella storia e il CdA ha annunciato la distribuzione di un generoso dividendo. Segno diverso per il Credito Valtellinese, che nel secondo trimestre ha registrato una perdita di quasi 200 milioni di euro, in gran parte a causa dei 321 milioni di accantonamenti sui crediti, in seguito alla cartolarizzazione Elrond. Ubi Banca ha chiuso lo stesso periodo con un risultato molto positivo: utili per 629 milioni di euro, grazie però in gran parte ai 613 milioni di euro di avviamento negativo generatosi con l'acquisizione di Banca Etruria, CariChieti e Banca Marche. Infine la Banca Popolare di Sondrio non ha deluso i suoi soci, con un utile di 56 milioni di euro nel semestre, +21% rispetto ad un anno prima

3) Sbarco in Svezia per Falck Renewables. Il gruppo della famiglia Faclk attivo nelle energie rinnovabili ha sottoscritto un accordo con E.ON Wind Sweden AB, parte del gruppo E.ON, per l’acquisizione del 100% di Aliden Vind AB e Brattmyrliden Vind AB, titolari di due progetti eolici pronti per la costruzione in Svezia, per una capacita complessiva di circa 115 megawatt. Il valore dell’operazione è di 7 milioni di euro. Con questa operazione Falck Ren. prosegue nella sua politica di espansione verso l’estero, in particolare i paesi Nordici, che hanno i mercati più avanzati nel settore delle energie rinnovabili (qui tutti i dettagli).

4) Brembo è pronta ad andare in orbita. Il presidente della società bergamasca Alberto Bombassei, ha dichiarato come la società non solo punti a un’ulteriore crescita organica nel proprio mercato di riferimento, ma stia anche valutando l'entrata in settori contigui, anche mediante acquisizioni. In particolare Brembo starebbe monitorando il mercato francese e americano per un’eventuale operazione nel settore aerospaziale. L’interesse di Brembo per l’aerospaziale era noto da tempo e molti analisi avevano ipotizzato come, dati gli alti costi per lo sviluppo interno di una divisione aerospace, il gruppo potesse muoversi attraverso M&A.

5) Continua il percorso di risanamento de Il Sole 24 Ore, ma il percorso potrebbe essere più ripido del previsto. La cessione del 49% della controllata Business School24 a PalamonCapital Partners porterà nelle casse del gruppo 39,2 milioni. Tuttavia il gruppo ha rivisto al ribasso le previsioni del piano industriale al 2020 rispetto ai target comunicati a marzo. Sulle stime pesano i cali, maggiori del previsto, della diffusione dei quotidiani e della raccolta pubblicitaria sulla stampa e la cessione parziale dell’area Formazione. Le nuove proiezioni vedono ricavi al 2018 a 232 milioni di euro, con il deconsolidamento dell'attività di Formazione, da 275 milioni del precedente piano, Ebitda a 11 da 19 milioni, Ebit a -1 da 8 milioni. Dopo la notizia della cessione il titolo ha registrato un balzo di quasi 10 punti, ma rimane nell’area dei minimi storici (qui la nostra analisi tecnica).

Tutti i contenuti sono forniti da: websimaction.it