Milano

Afghanistan, Scavuzzo: pronti all'accoglienza profughi, ma no fughe in avanti

'Concentrare tutta l'emergenza in un punto non è neanche sostenibile. Per rispondere all'emergenza abbiamo capito che bisogna essere in tanti''

Afghanistan, Scavuzzo: pronti all'accoglienza profughi, ma no fughe in avanti

Dalle associazioni del terzo settore, fino ai privati cittadini, passando per gli esercizi commerciali e le parrocchie: sono tante le realtà milanesi che vedendo ciò che sta accadendo in Afghanistan si sono rese disponibili per accogliere l'eventuale ondata di profughi. In assenza di proiezioni certe su quelle che saranno le dimensioni del fenomeno, la vicesindaco Anna Afghanistan si sta occupando di coordinare le varie disponibilità e di ''costruire il terreno qui in città per riuscire a dare la risposta che siamo in grado di dare al meglio delle nostre possibilità'', ma - avverte in un'intervista all'Adnkronos - ''evidentemente non si può pensare che sia la città di Milano che in Italia si occupa dell'accoglienza degli afghani''. ''Qualora l'Italia desse una disponibilità all'accoglienza dei profughi abbiamo già detto che noi siamo della partita, ma aspettiamo delle istruzioni generali'', spiega Scavuzzo, circoscrivendo la disponibilità di Milano ''all'interno di uno schema'', in cui ''ci stiamo attrezzando e stiamo organizzando quella che è la nostra rete di servizi per fare le nostra parte''.

Attenzione però a non fare ''voli pindarici e fughe in avanti, lavoriamo in squadra e siamo pronti a fare la nostra parte'', anche perché ''concentrare tutta l'emergenza in un punto non è neanche sostenibile. Per rispondere all'emergenza abbiamo capito che bisogna essere in tanti''. 








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