Agente investito e ucciso da rom: familiari fanno causa al Comune
I familiari di Nicolò Savarino fanno causa al Comune di Milano: dopo sei anni neanche un euro di risarcimento. E l'investitore è già fuori dal carcere...
Agente Savarino, i familiari fanno causa al Comune di Milano
I familiari di Nicolò Savarino, agente di Polizia locale ucciso nel 2012 da un rom minorenne alla guida di un suv, hanno deciso di fare causa al Comune di Milano per "violazione sulle norme di sicurezza". Come riporta il quotidiano Libero, a sei anni dalla tragedia alcun risarcimento è mai stato disposto in favore dei familiari della vittima, che ora avviano la causa legale. La violazione delle norme di sicurezza sarebbe legata alla circostanza che al momento dell'omicidio, Savarino ed il collega non avevano la radio con sè ed in dotazione avevano uno smartphone malfunzionante. Nè avrebbero avuto, è la tesi che i legali porteranno avanti, la formazione necessaria su come comportarsi in determinati casi. All'epoca l'assicurazione copriva solo gli agenti in servizio in auto e non quelli in bici o a piedi. Giovanni Aurea, delegato Rsu della Polizia locale e presidente di Adpl, aggiunge però che "Una polizza ritrovata da noi nel 2017 prevede il diritto al risarcimento dei danni per responsabilità civile del datore di lavoro, cioè il Comune. Avevano anche l'obbligo di aprire il sinistro in caso di infortunio mortale e non è stato fatto".
L'investitore è già fuori dal carcere
Il 42enne Savarino fu travolto da un suv in via Varè, zona Bovisa, il 12 gennaio 2012, mentre stava svolgendo un servizio di controllo in un parcheggio. L'uomo al volante si diede alla fuga in Ungheria ma fu arrestato. Inizialmente identificato come un 24enne, una volta condotto a San Vittore i suoi genitori produssero un certificato di nascita che riportava la data del 15 maggio 1994. Remi Nikolic era dunque minorenne al momento dei fatti. Per questo, dopo 5 anni di carcere minorile, ha ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali.