Agente Savarino, se il Comune "costringe" i familiari a fare causa...
Agente Savarino, umanamente inaccettabile che i familiari dell'agente ucciso debbano fare causa al Comune per avere ciò che spetta loro
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C'era una volta la giustizia. Vi ricordate l'agente Nicolò Savarino? Nel 2012 fu investito e ucciso da un rom minorenne che guidava un Suv rubato. Grande indignazione, cordoglio da tutta la politica di ogni ordine e grado. Adesso, su Libero, si scopre che la famiglia ha dato un incarico a un avvocato per fare causa al Comune. La motivazione? Stando al quotidiano, Palazzo Marino non avrebbe dato un euro di risarcimento alla famiglia per una lite sulle misure di sicurezza e sulle polizze assicurative degli agenti, che a quel tempo, ad esempio, non tutelavano chi come Savarino era in bicicletta. Intanto all'omicida, che ai tempi era minorenne, è andata così: si è fatto cinque anni di carcere minorile e poi è uscito, bello bello, affidato ai servizi sociali. Il sindaco ai tempi disse: "Umanamente inaccettabile". Ci permettiamo di dire che è anche umanamente inaccettabile che la famiglia dell'agente debba far causa al Comune per avere qualcosa che, in un mondo normale, il Comune avrebbe dovuto offrire di sua spontanea volontà.