Milano
Agenzia del farmaco a Milano, Berlusconi prova a sedurre la Merkel

Agenzia del farmaco a Milano, Roberto Maroni rivela: "Berlusconi mi ha detto che proverà a convincere la Merkel"
Agenzia del Farmaco a Milano: nel giorno in cui a Lussemburgo i ministri dei 27 paesi dell'Ue senza Regno Unito si confrontano per una prima discussione politica riguardo alla destinazione dell'Ema che deve lasciare Londra, annuncia il suo ingresso in campo anche Silvio Berlusconi. O meglio, lo rivela il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni, che a margine di un incontro sul referendum ha detto: "L’incontro della settimana con il leader di Forza Italia? Abbiamo parlato come due vecchi amici. Berlusconi tra l’altro mi ha detto che incontrerà la Merkel per l’Ema, era informatissimo anche sul dossier di candidatura di Milano".
La decisione finale sara' presa in novembre, ma dopo che la Commissione ha comunicato il 30 settembre, le sue valutazioni sulle candidature (19 citta' per l'Ema, fra cui Milano, e 8 per l'Eba), e' cominciato il dibattito tecnico. Le questioni da sciogliere sono diverse: da un lato i criteri "tecnici" a partire da quale sede garantira' la migliore continuita' al funzionamento dell'agenzia, dall'altro quelli piu' "politici" o "geopolitici", secondo i quali la sede dovrebbe andare in un paese che non ospita gia' un'istituzione o un'agenzia Ue, magari in un paese dell'Est (la capitale slovacca Bratislava e' la candidata di cui si parla in questo caso). I giochi sono ancora molto aperti, riferiscono fonti diplomatiche, e non esistono fronti compatti (neanche quello dei paesi dell'Est con i baltici lo sarebbe).
Milano e' fra le 5 favorite per l'Ema, assieme a Amsterdam, Copenhagen, Vienna e (nonostante la crisi politica catalana) Barcellona. Sono queste cinque, fra l'altro, le citta' in cui il personale dell'Ema preferirebbe trasferirsi e questa, nonostante non faccia parte dei criteri "tecnici" fissati, e' una delle condizioni che garantirebbero continuita' per il funzionamento. Nonostante Francoforte sia data per favorita, neanche sull'Eba la scelta e' data per scontata negli ambienti diplomatici Ue. Ed entrambe le partite si intrecciano con quella della presidenza dell'Eurogruppo, che dovra' essere giocata entro dicembre: l'attuale presidente Jeroen Dijsselbloem scade a gennaio. Alla riunione di domani partecipera' per l'Italia il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. Pur non essendo all'ordine del giorno del vertice, della questione discuteranno sicuramente anche i leader al Consiglio europeo di giovedi' e venerdi' a Bruxelles.