Milano
Agguato a Milano, i legami della vittima con la curva del Milan
Agguato in via Cadore, gli investigatori indagano su passato e presente di Anghinelli, tra spaccio di cocaina e marijuana e frequentazioni in curva
Agguato a Milano, i legami della vittima con la curva del Milan
Agguato in via Cadore, proseguono le indagini sul passato del 46enne Enzo Anghinelli, ricoverato in gravi condizioni in ospedale dopo essere stato raggiunto da un proiettile alla testa a Milano lo scorso 12 aprile. I pm milanesi hanno appurato che già dieci anni fa l'uomo era ritenuto uno dei punti di riferimento per il traffico di cocaina in città e che nell'ultimo periodo aveva continuato a mantenere rapporti con importanti narcotrafficanti. Attualmente risulta imputato in un procedimento sullo spaccio di grossi quantitativi di marijuana.
Ma gli inquirenti stanno vagliando i legami dell'uomo con la Curva sud del Milan. Si è infatti appreso solo dopo il suo ricovero che Anghinelli era stato vittima di un pestaggio da parte di alcuni personaggi della curva in occasione del derby del 17 marzo. Il Corriere di oggi ricostruisce il passato di Anghinelli, legato nei primi anni Duemila al gruppo ultras degli Sconvolts, poi scomparsi dalle scene. Ma il 46enne recentemente era tornato ad occupare il suo posto al primo anello, quello che fu degli Sconvolts. Non solo: il suo avvocato, ex ultra Commandos oggi vicino ai neonati Black Devils, è stato a sua volta vittima di una aggressione durante la trasferta a Bologna dello scorso 18 dicembre. Dei Black Devils il Corriere riporta la vicinanza ad ambienti riconducibili alla 'ndrangheta. Quale il bandolo della matassa che lega tutti questi elementi e conduce all'agguato per uccidere Anghinelli? Gli investigatori sono ancora al lavoro.