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Agricoltori in protesta al Pirellone: "Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono"

Agricoltori in protesta al Pirellone: "Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono"

A distanza di mesi diverse centinaia di agricoltori giunti dalle province di Milano, Lodi e Monza Brianza, si sono riuniti davanti al Pirellone, sede del consiglio regionale lombardo per denunciare l'emergenza della fauna selvatica, a cominciare dalla presenza massiccia di cinghiali. "Noi seminiamo, cinghiali raccolgono, cinghiali incubo delle strade". Sono solo alcune delle scritte apparse sui cartelli portati dagli agricoltori sotto il Pirellone.

Rota (Coldiretti): "Danni per milioni di euro"

"Noi stiamo chiedendo una risposta efficace, concreta, per mettere un punto a capo al contenimento di quella che e' la fauna selvatica", sottolinea Alessandro Rota, vicepresidente Coldiretti. "I danni sono tantissimi, sono ingenti; parliamo di milioni di euro. I danni procapite per azienda superano le decine di migliaia di euro. A oggi la regia e' data in mano alle istituzioni provinciali che danno risposte minime. Chiediamo una semplificazione che porti a un piano regionale univoco e che possa permettere all' agricoltore di potersi difendere a casa propria. Mancano risposte concrete".

Beduschi (Regione Lombardia): "Cinghiali, le nostre iniziative funzionano"

I cinghiali in Regione Lombardia "piu' che in altre regioni, sono stati contenuti in grandi numeri: abbiamo un aumento da 7.400 del 2021 a 16.400 del 2023. Questo e' segnale che le nostre iniziative funzionano", spiega Alessandro Beduschi, assessore all'Agricoltura, sovranita' alimentare e foreste di Regione Lombardia per cui "ora ci propongono di adottare il piano straordinario per il controllo della fauna selvatica e lo faremo nelle prossime settimane. Serve l'impegno dell'uomo, e di tutti gli attori che devono concretizzare atti amministrativi che fini a se stessi rimangono solo carta, noi invece siamo per agire in modo concreto", ha sottolineato.

"Sicuramente li andremo a salutare e incoraggiare perche' la loro e' una strada che porta ad affrontare il problema della fauna selvatica in modo serio e concreto. Il popolo del settore primario e' un popolo molto concreto che oggi sottrae ore di lavoro prezioso per venire a manifestare un disagio che noi condividiamo ma nel senso costruttivo del termine: abbiamo fatto tre ordinanze del presidente Fontana che hanno determinato grandi e importanti rivoluzioni nella lotta al contenimento della specie cinghiale, che sicuramente e' un'anomalia che nel tempo si e' stratificata determinando in aree non vocate la presenza di quasi 2 milioni e mezzo di specie, che recano danni soprattutto alle colture, alle persone ma anche a un settore, quello della produzione e trasformazione dei suini, il cui danno per un eventuale embargo internazionale conseguente alla Psa, determinerebbe un danno stimato in 20 miliardi di euro".

Ma c'è anche il sit-in animalista a sostegno dei cinghiali

Quindi "e' una lotta importante: con le nostre ordinanze abbiamo dato una risposta concreta. L'ultima, del presidente , prevede molte agevolazioni, semplificazioni, e concreti utilizzi anche dei bio-selettori che andranno a contenere i cinghiali stessi". L'ordinanza fatta in settimana dalla Regione non convince pero' il vicepresidente di Coldiretti Rota: "in questi mesi per via dell'emergenza legata alla PSA sono tante le ordinanze che si stanno susseguendo. Abbiamo iniziato a vedere dei primi risultati. Ma quello che possiamo notare tutti e' che siamo sempre in ritardo, perche' vi e' un continuo rimbalzo tra gli organi territoriali e la Regione quindi questa filiera lunga va accorciata. Bisogna - ha aggiunto- sposare anche qua la filiera corta per far si' che si possa subito scaricare a terra e autorizzare delle squadre che possano contenere i cinghiali per la PSA ma tutto il mondo dei selvatici".

Intanto, un piccolo gruppo di attivisti animalisti ha contro protestato in difesa dei cinghiali, srotolando uno striscione con su scritto: "l'unica specie nociva e' quella umana, giu' i fucili dai cinghiali".

Fontana agli agricoltori: "Vogliamo eliminare i cinghiali"

Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha incontrato gli agricoltori di Coldiretti giunti dalle provincie di Milano, Lodi e Monza Brianza sotto palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale della Lombardia per denunciare l'emergenza della fauna selvatica, a cominciare dalla presenza massiccia di cinghiali. Il governatore si e' poi intrattenuto con i cronisti presenti: "Voglio confermare quello che abbiamo fatto, 3 ordinanze che vanno nella direzione del contenimento. Siamo convinti della necessita' di arrivare alla soluzione ai troppi cinghiali che girano sul territorio con la peste suina che rischia di creare danni inenarrabili", ha sottolineato. "Ci stiamo battendo" e "stiamo cercando di raggiungere in tutti i modi questi risultati, per cui cerchiamo insieme di combattere questa battaglia e arrivare a una soluzione definitiva". "Siamo molto preoccupati sia dalla sorte dei campi che vengono distrutti sia dalla peste Suina. Vogliamo - ha concluso - arrivare a una serio processo di eliminazione dei Cinghiali".


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