Aids, la campagna "Se te ne fotti, l'Aids ti fotte" di Anlaids
Dall'1 dicembre, Giornata mondiale contro l’Aids, parte la campagna di affissioni in dodicicittà italiane, ideata da Anlaids
Giornata mondiale contro l'Aids: anche a Milano la campagna di Anlaids
La Giornata mondiale contro l’AIDS è nata per risvegliare la coscienza sull’epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV. I numeri oggi, anche in Italia, sono ancora allarmanti: all’anno sono 4.000 le nuove diagnosi di infezione da HIV - dato stabile negli ultimi 5 anni - con un incremento registrato negli ultimi due anni di nuove infezioni nella fascia d’età tra i 25 e i 29 anni. In particolare la Lombardia, con circa 20.000 persone affette da HIV e AIDS (e Milano che ne registra 400 all’anno) è tra le regioni con la maggior concentrazione di pazienti, insieme a Lazio, Emilia Romagna e Liguria. Il numero delle nuove diagnosi si è mantenuto costante, con un aumento delle persone affette da HIV che convivono con la malattia mantenendo una buona qualità di vita grazie allo sviluppo di nuove cure.
Ma in Italia circa il 40% dei casi di HIV è diagnosticato in modo tardivo, mettendo a rischio le proprie vite e mantenendo alta la circolazione del virus nella popolazione generale. Ecco perché è fondamentale continuare a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema troppo spesso dimenticato. A questi numeri va aggiunta una stima di circa il 30% di persone inconsapevoli del loro stato sierologico che continuano a favorire la trasmissione del virus.
Anlaids Sezione Lombarda ha ideato questa campagna nazionale – che ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Milano, di Pubblicità Progresso e di ATS della Città Metropolitana di Milano - che prevede affissioni in 12 città italiane a partire dal 30 novembre: interpretata da personaggi del mondo dello spettacolo, della tv, dello sport e da volontari legati al mondo di Anlaids che hanno deciso di mettere la loro faccia a favore di un messaggio forte e provocatorio, la campagna si rivolge schiettamente a tutti, con un claim chiaro e diretto: SE TE NE FOTTI, L’AIDS TI FOTTE.
“Vogliamo riportare l’attenzione su un tema che sembra essere dimenticato, ma che continua a colpire in silenzio, condizionando la vita di migliaia di persone” dice Carmine Falanga, Responsabile progetti e iniziative speciali di Anlaids, artefice della campagna. “Sono 30 anni che Anlaids mette in campo risorse ed energie di tante persone per contrastare la diffusione del virus dell’HIV in Italia, ma non solo. Il nostro impegno morale è informare ed educare le persone per metterle nella condizione di agire con consapevolezza. Il claim della campagna è chiaro e concreto: noi informiamo, alle persone resta la decisione su come comportarsi. Noi di Anlaids ci siamo sempre stati e ci saremo in futuro per chiunque abbia bisogno di noi. E come diciamo sempre, proteggi ciò che ami, proteggi te stesso”.
“La sfida contro l’AIDS non può essere basata solo sulla cura delle persone malate. Questo è certamente importante ed è un dovere morale e clinico per noi assisterle, ma vinciamo la sfida se vince la prevenzione. Il messaggio è prevenire: finchè non riusciremo a incidere significativamente nel ridurre il numero delle nuove infezioni, la sfida sarà persa” dichiara il Prof. Andrea Gori, Direttore del Dipartimento di medicina interna e dell’Unità Operativa Malattie Infettive dell’Ospedale San Gerardo di Monza e membro del direttivo di Anlaids Lombardia.
Il claim è stato ideato da Paolo Iabichino, Chief Creative Officer del gruppo Ogilvy & Mather Italia, direttore creativo della campagna Anlaids a cui ha collaborato a titolo personale e gratuito: “Per la prima volta da quando faccio questo lavoro mi sembra che l’utilizzo del testimonial sia centrato su una reale testimonianza. E non mi riferisco tanto a quella degli artisti e dei personaggi che hanno scelto di sposare il nostro messaggio, quanto per i manifesti che ritraggono i volontari di Anlaids, usati in pubblicità con la stessa dignità delle celebrità”.
Un aspetto di non poco conto è il pregiudizio che ancora oggi coinvolge le persone HIV positive a causa della paura di farsi conoscere e riconoscere. Questa campagna vuole favorire la costruzione di una società organizzata in grado di guardare la malattia con uno spirito positivo e combattivo e sarà occasione preziosa per comunicare i passi avanti della ricerca medica e scientifica e le nuove opportunità di protezione e di cura.
Grazie alla partecipazione sentita e concreta dei personaggi che hanno aderito, offrendo il proprio volto a favore di una testimonianza per abbattere la paura e ogni forma di discriminazione, la campagna parlerà dai muri di Milano, Napoli, Genova, Torino, Bologna, Roma, Catania, Taranto, Padova, Trieste, Rimini e Perugia. La campagna durerà dieci giorni con manifesti 200 x 140: sono state valutate con attenzione le zone di affissione, bilanciando l’esposizione tra centri e periferie.
In questi giorni è attiva nel circuito delle metropolitane milanesi e online su tutti i canali social di Anlaids una comunicazione teaser che anticipa la campagna generando curiosità: l’immagine del manifesto mostra una persona di spalle che dice “Te ne fotti?”.
Anlaids esprime profonda gratitudine a tutti i protagonisti della campagna: Saturnino (musicista), Filippo Magnini (nuotatore), Luca Tommassini (coreografo e direttore artistico), Ivan Zazzaroni (giornalista sportivo), i conduttori dell’amatissimo programma Pinocchio di Radio Deejay: La Pina, Diego Passoni e Valentina Ricci, Stefano Sala (modello e attore), Antonio Capitani (astrologo e giornalista), Federica Fontana (presentatrice), Emanuela Folliero (presentatrice), Paola Iezzi (cantautrice, dj), Alena Seredova (attrice), Antonella Lo Coco (musicista e cantante), Andrea Mirò (cantautrice), Sistiana (scrittrice e digital content creator), Guglielmo Scilla (attore, autore e creator).
E grazie anche ai volontari Anlaids, spina dorsale e cuore pulsante dell’Associazione, che hanno messo a disposizione la loro faccia per la campagna: Gaia Ceccaroli, Morena Galazzi, Maria Rita Parisi, Nadia Galliano, Biba Acquati, Gianluca Nevicati, Bruno Di Dato Bolivar.
Il fotografo ufficiale è Daniele Barraco, che ha realizzato tutti i ritratti e anche un video in cui sono state montate le voci di coloro che sono stati immortalati dal suo obiettivo per la campagna, mentre dicono “Stop AIDS”.
Anlaids, che ha tra i suoi soci i migliori scienziati italiani nel campo dell’infettivologia, è da sempre impegnata a finanziare gli sforzi di chi indaga gli aspetti ancora insoluti dell’infezione da HIV e dell’AIDS, attraverso l’erogazione di Borse di studio e premi, l’organizzazione e il patrocinio a congressi, corsi di formazione e l’aggiornamento del personale socio sanitario. Sono notevoli le scoperte in campo scientifico dei ricercatori sostenuti da Anlaids, pubblicate su numerose e importanti testate internazionali.
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