Milano
Airbnb e case in affitto: da ora obblighi come gli hotel
Arriva la tassa di soggiorno anche per i privati che offrono in affitto ai turisti le proprie case. Le nuove regole sono dettate dalla riforma del turismo che Regione Lombardia ha approvato il 16 settembre. Un cambiamento fondamentale per i proprietari dei 13mila appartamenti milanesi e 20mila lombardi presenti su Airbnb, che saranno sottoposti a obblighi simili a quelli per gli hotel. Come la registrazione degli ospiti all'arrivo, la notifica in Questura e la riscossione della tassa di soggiorno, da versare poi al Comune. "L'obiettivo della legge è porre fine a una zona grigia", dice l'assessore regionale al Commercio e turismo, Mauro Parolini. Inoltre, chi offre in affitto la propria casa su portali di home sharing, non potrà farlo in modo continuativo, ma solo occasionale, "per distinguere tra chi è un affittuario saltuario, e chi invece di questa attività fa una realtà imprenditoriale, da 365 giorni l'anno". Come dire: l'affitto 'occasionale' potrà essere ritenuto tale solo se si tratta della seconda o terza casa.
Per gli albergatori, la legge "è un primo timido tentativo per regolamentare il fenomeno - fa sapere Maurizio Naro, presidente di Apam, l'Associazione albergatori Milano - L'auspicio è che metta ordine e renda più lineare la concorrenza. In questo senso, fondamentali sono le verifiche che dovranno fare le amministrazioni: sappiamo che a Milano controllare 400 alberghi è più semplice che supervisionare migliaia di appartamenti. Ci auguriamo però che questo avvenga, e che le nuove norme non siano lettera morta".