Milano

Aixa Survey: il 71% dei manager considera l'AI un'opportunità per il business

a cura della redazione

La più grande manifestazione sull'AI e il business in programma l'8 e il 9 novembre

Aixa Survey: il 71% dei manager considera l'AI un'opportunità per il business

Il 71% dei manager italiani vede l’intelligenza artificialecome la più importante ed efficace opportunità per sviluppare il proprio businessoggi e in futuro. È questo uno dei dati principali emersi dall’analisi preliminare dialcuni risultati di un recente sondaggio online condotto da BusinessInternational – Fiera Milano per analizzare la percezione e i possibili impattidell’adozione di applicazioni di AI all’interno dell’impresa contemporanea.Un’analisi che sarà presentata nella sua versione integrale in occasione dellasesta edizione di AIXA – Artificial Intelligence Expo of Application.

La più grande manifestazione sull'AI e il business in programma l'8 e il 9 novembre

La più grande manifestazione italiana dedicata alle applicazioni di intelligenza artificiale per il mondo del business e organizzata da Business International – FieraMilano, infatti, l’8 e il 9 novembre tornerà ad animare gli spazi dell’Allianz MiCodi Milano, con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’innovazione che porti leimprese del nostro Paese ad aumentare i propri investimenti nel settore, perguardare a una crescita di grande importanza e valore per il futuro dell’industria edell’economia.

L'approccio alle AI delle imprese italiane

Da questi primi dati, resi disponibili grazie alle risposte pervenute attraverso ilsondaggio digitale dal titolo “AIXA Survey”, risulta chiaro come laconsapevolezza dei manager italiani nei confronti delle potenzialità delleapplicazioni di intelligenza artificiale abbia ancora della strada da fare. Se, infatti, 3 intervistati su 4 le vedono come un’opportunità da non perdere, è altrettantoevidente che solo un C-level su 5 (20%) la consideri un aiuto fondamentale alleproprie attività di business quotidiane, sottolineando, in questo modo, come sianoancora poche le aziende che hanno adottato questa tecnologia in manierastrutturata ed efficace all’interno dei propri processi operativi. Se da un lato,quindi, la maturità operativa non è ancora a pieno regime nella nostra penisola, d’altro canto, invece, le risposte dei professionisti interpellati sottolineano come lediscussioni sui timori che l’IA possa sostituirsi agli esseri umani in ambitolavorativo siano state quasi definitivamente accantonate, con solo il 7% dei rispondenti che afferma di temere che questo possa accadere. La criticità piùgrande nel livello di maturità di approccio e adozione dell’AI da parte dei manager italiani, infine, si riscontra in una forte sottovalutazione del rischio cyber connessoalle applicazioni di intelligenza artificiale, su cui sicuramente le aziende dovrannoiniziare a porre maggiore attenzione anche attraverso programmi mirati diformazione specializzata.

Il ruolo dell'AI nel business del nostro paese

Passando, poi, dalla teoria alla pratica e dalla percezione in fase di approccio allavalutazione concreta in base all’utilizzo, gli intervistati si dividono sostanzialmente indue grandi branche: chi usa l’intelligenza artificiale a pieno regime e chi non la usaper niente o non ha ancora capito come usarla. Se per il 31% dei manager italiani, infatti, l’IA gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo del business della propriaazienda, per il 51%, invece, questa tecnologia non ricopre alcun valore strategico o comunque non è stato ancora compreso a pieno come sfruttarla, sottolineandoancora una volta quanto lavoro ci sia da compiere tanto a livello formativo, quanto alivello operativo e probabilmente anche culturale e strategico nelle nostre imprese.Nonostante questo, però, un segnale positivo per il mercato italiano arriva dagliearly-stage adopter. Il 19% dei C-level del tricolore, infatti, conferma di avere iniziatoun percorso di digital transformation che, anche se ancora in fase iniziale, ha comunque l’obiettivo di imparare a sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale per far crescere e sviluppare il proprio business.

L'ecosistema dell'AI

Pensata come il più grande e interattivo luogo d’incontro dell’innovazione italiana,nel quale esperti, accademici, manager e istituzioni nazionali e internazionali siconfrontano sui principali temi che guidano il settore verso uno sviluppo e unacrescita condivisa, quest’anno AIXA, anche attraverso la presentazione finale dell’analisi delle evidenze che emergeranno dal sondaggio, cercherà di mettere aconfronto non solo le visioni innovative di un settore in costante evoluzione, ma anche le reali opportunità che possono derivare da un’adozione concreta di questa tecnologia, resa tangibile nel corso dell’evento attraverso la presenza di un’areaespositiva aumentata, dove i visitatori potranno toccare con mano progetti e casestudy di successo, e anche dalla collaborazione continua con veri e propri networkdel fare, che ogni giorno lavorano per supportare e promuovere una nuova culturadell’innovazione nell’industria italiana e che da anni sono al fianco della kermesseper sostenerne l’attività.

L'esposizione delle applicazioni di intelligenza artificiale al servizio dell’impresa contemporanea annovererà tra gli altri il patrocinio di enti come Assintel e Anitec-Assinform

Anche quest’anno, infatti, l’esposizione delle applicazioni di intelligenza artificiale al servizio dell’impresa contemporanea annovererà tra gli altri il patrocinio di enti come Assintel e Anitec-Assinform, oltre che dell’IstitutEuropIA. New entry di questo ecosistema dell’innovazione, inoltre, è la Fondazione Ateneo Impresa. L’istituzione nonprofit nata a Roma nel 1990, insieme alla  Artificial Intelligence School, infatti, ha deciso di sostenere la manifestazioneal fine di rafforzare la sua promozione nei confronti di una sempre miglioreconoscenza dell’AI Management, consentendo, in questo modo, a studenti eprofessionisti di rimanere al passo con i tempi e, soprattutto, con le competenzenecessarie per avere successo nel mercato del lavoro del futuro.








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