Aler risponde, filo diretto con il presidente
Storia dell'autogestione del quartiere Cà Granda Val Maira
Con il suo operato il Cà Granda Niguarda è diventato un modello di riferimenti per la nascita di numerosi altri comitati di autogestione
di Angelo Sala, Presidente di Aler Milano
La scorsa settimana abbiamo parlato delle Autogestioni, che cosa sono, quali servizi ne sono oggetto e come si costituiscono; oggi voglio raccontarvi la storia del primo comitato di autogestione, il Cà Granda Niguarda.
La costruzione da parte di ALER del quartiere Cà Granda Val Maira risale agli inizi degli anni settanta.
Fu subito oggetto di un fenomeno di occupazione di massa, a seguito del quale cominciarono le prime assegnazioni regolari. Dato il contesto non facile in cui si viveva parzialmente nella legalità e in misura al di fuori delle norme, per rendere la vita del quartiere più leggera e integrata, un gruppo di inquilini si è volontariamente e spontaneamente organizzato individuando delle regole di convivenza civile.
Quando, nel 1978, l’idea dell’autogestione da parte degli inquilini cominciava ad essere oggetto di interesse e richiesta da parte di rappresentanti degli assegnatari in numerosi quartieri ALER, proprio nel Cà Granda Niguarda è stato costituito il primo comitato di autogestione, con il ruolo principale di presidiare il territorio e vigilare affinché non si verificassero situazioni incresciose di pericolo.
Con il suo operato, il Cà Granda Niguarda è diventato un modello di riferimenti per la nascita di numerosi altri comitati di autogestione che, nei successivi 40 anni, hanno esteso il loro interesse e impegno anche nella risoluzione di difficoltà di carattere amministrativo, e sono diventati punti di aggregazione, incontro e scambio per i residenti.
Attualmente il Comitato Cà Granda è composto da 11 pensionati, che mettono a disposizione il loro tempo libero al servizio della comunità collaborando anche con Associazioni attive sul territorio, organizzando eventi, mercatini dell’usato di scambio solidale, corsi sull’educazione ambientale e la raccolta differenziata dei rifiuti, pulizia dei giardini e degli spazi comuni.