Alessandro Bergonzoni, due biglietti per un concetto all'Elfo Puccini
“Trascendi e sali”: nuovo spettacolo di Alessandro Bergonzoni in prima nazionale all’Elfo Puccini
Alessandro Bergonzoni, accompagnato alla regia da Riccardo Rodolfi, porta in scena in prima nazionale lo spettacolo “Trascendi e sali” al Teatro Elfo Puccini di Milano, dal 2 al 13 luglio
Il sipario si apre su una scenografia essenziale: una scala metallica a più inserti diagonali e verticali in un angolo, un panno rosso steso sul fondale nero e cerchiamo in trepida attesa Alessandro Bergonzoni, il protagonista del one man show della serata, ma non lo vediamo. Possiamo sentire soltanto il suono carismatico della sua voce. Il corpo nascosto dell’attore cammina e parla, non mostrando altro che le sue anonime scarpe sportive in movimento dietro il panneggio scarlatto, e l’effetto è straniante, perché la distanza dall’immagine di Bergonzoni dà risalto assoluto alla parola pronunciata. E’ tutto un gioco di parole e uno scroscio di risa. Bergonzoni gioca e lavora sulle possibilità di costruzione, decostruzione e fraintendimento del linguaggio come un poeta della risata.
“Vedo una grande mole, che mole di lavoro! La prima mole non si scorda mai”. “Ti accogliamo o ti raccogliamo: raccolta differenziata”. “Dobbiamo capolavor-are (cioè fare capolavori)”. “Vorrei parlare all’infinito e dirgli: bene così, non ti fermare!”
Bergonzoni esce allo scoperto e l’effetto comico deflagra. Muove i propri passi lungo traiettorie orizzontali sul palcoscenico, rivolgendosi di volta in volta alle quinte laterali (le quinte-essenze), al pubblico frontale e ai seminascosti dietro le quinte (cioè i semi che sono nascosti, ma prima o poi germoglieranno) e trasporta i suoi tranelli di parole nello spazio con una forza di movimento irrefrenabile che arriva fino all’ugola degli spettatori.
“Mi dicono: torna sui tuoi passi, ma io non so se me li ricordo tutti. Ho fatto il test di gravidanza sulla terra: dicono che aspetta degli uomini”. “Trasalire, trasecolare, trascendere e poi andare giù”.
Vorremmo chiedere ad Alessandro Bergonzoni se il teatro è il luogo ideale, oggi, per poter trascendere la superficie della realtà. Il teatro come “scuola di costumi”, come scriveva Alberto Savinio nei suoi Palchetti romani, dove le parole che calano dall’alto del palcoscenico sospinte dalla forza del dramma assumono un ruolo politico, sociale e di educazione culturale. Forse per questo il monologo di Bergonzoni ci lascia con un’esplicita richiesta di riscatto dal sapore dolce-amaro - riscatto infinito, universale, infernale, paradisiaco per tutti quelli che vogliano uscire liberi dalla sala.
Così grazie alle parole comico-poetiche di Bergonzoni, in un’accezione metafisica e quasi mistica anche lo spettatore “sale”. Sale. Non nel senso che prima di assistere allo spettacolo il pubblico fosse insipido e dovesse chiedere a qualcuno “mi passi il sale?” (citazione colta che, come Bergonzoni ci fa notare, è senza dubbio di derivazione dantesca, perché anche Dante avrà detto una volta nella vita a qualcuno “mi passi il sale”). No, sale nel senso che si protende verso l’alto: è l’Ascensione al Regno dell’Arte.
Al primo accendersi delle luci di sala, ci voltiamo soddisfatti verso il nostro vicino di poltrona (si fa per dire), seduto accanto a noi in platea, per indagare sul suo volto qualche segno fisico di un’imminente ascensione, ma, attenzione! Il signore è scomparso… e una voce di reminiscenza sacra ci avverte, il signore della fila P posto 12 è salito al cielo, siede alla destra di Shakespeare. E di nuovo verrà, nella gloria, e il suo regno non avrà fine.
O forse non l’abbiamo visto alzarsi e allontanarsi. Forse si sta avvicinando all’uscita dalle porte a vetri del teatro (“ancora incerto se si possano aprire le scuse porte”) in uno slancio verso la metropolitana. Difficile scoprirlo, ma noi preferiamo immaginarlo trasceso, salito e poi assiso in cielo, sulla spinta propulsiva delle parole di Bergonzoni.
Trascendi e sali
prima nazionale
di e con Alessandro Bergonzoni
regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
Teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33, Milano - Dal 2 al 13 luglio 2018
Orari: lunedì-venerdì, ore 21:00 - Durata: 90'