Milano
Un alfabeto e un manifesto per una nuova comunicazione post pandemia
Luca Montani offre una cassetta degli attrezzi per comunicare meglio, per cambiare e modulare narrazioni, lessico, tono di voce
Un alfabeto e un manifesto per una nuova comunicazione post pandemia
Un alfabeto (21 lettere) e un manifesto per la comunicazione etica post pandemia. Un libro dedicato non solo ai professionisti della comunicazione ma a tutti gli “esseri narranti”. Oggi, scrive Luca Montani, è tempo di predisporre linguaggi e parole differenti e usare chiarezza, gentilezza, misura, obiettività. Un “manuale”- tascabile nel formato - che affronta con leggerezza temi di grande spessore e si legge con piacere complice.
La comunicazione, è l'incipit, è un fatto umano: è attraverso questo gioco di ruolo e di reciproche narrazioni, infatti, che Homo sapiens riconosce la propria specie. In questo momento, in particolare per i professionisti della comunicazione, l’esercizio della lingua, della scrittura, delle forme espressive diventa ancora più sfidante, perché è più alta la responsabilità di dire il vero, nel tempo giusto e a tutti.
Le sfide del momento interpellano infatti la professione di comunicatore. Luca Montani, esperto di comunicazione pubblica, reputation e crisis management, lobbying, attraversa in questo libro -lettera dopo lettera- la materia densa delle parole e del loro significato profondo; affrontando con levità temi pesanti, dalla libertà di parola alla disinformazione digitale, dal branding alla reputazione, dalla scrittura gentile alla dialettica (in calce l'indice con l'intero alfabeto).
La professione del comunicatore -come dice l’autore- “è ostetricia, astrazione, incarnazione”. È un lavoro di cura, con la missione di forgiare “parole-cioccolato” (vedi alla lettera C). Luca Montani indica “la necessità di una nuova etiquette per la comunicazione (sociale o professionale, poco importa): buone maniere, senso di responsabilità, obiettività, etologia della lettura e della scrittura, svelamento dei destini generali, corresponsabilità.
Il precipitato dell’alfabeto è il “Manifesto per la nuova comunicazione”, -frutto collettivo del lavoro di un gruppo di comunicatori- strumento che rappresenta un “bugiardino” per chi fa questo mestiere ma anche per chi parla con un amico: ripartire dai fatti e dai dati, tornare ad ascoltare, usare chiarezza, gentilezza, misura, obiettività. Scarica il press kit
Un libro mite e al contempo incalzante che ci interpella come cittadini. Per comprendere tutti i registri -dal grido fino al silenzio- di quella “stregoneria” che è la comunicazione, così definita da Stefano Rolando nella preziosa prefazione.
Perché la professione del comunicatore sia intesa sempre di più nel futuro come magistero civile.
“21. Alfabeto per la comunicazione etica post pandemia” di Luca Montani
160 pagine, 14.00 euro (Altreconomia)
In libreria, nelle botteghe del commercio equo e solidale, su altreconomia.it
Luca Montani
Luca Montani (Milano, 1968), studi in teologia e filosofia, è direttore comunicazione e relazioni istituzionali di MM Spa, storica azienda pubblica italiana. È un esperto di reputation e crisis management, lobbying, public affairs. In passato è stato insegnante, amministratore delegato di società per la comunicazione pubblica, consulente strategico di branding per grandi aziende e il settore non profit, spin doctor e coordinatore di importanti campagne elettorali, ideatore di format culturali e di una tecnica di animazione teatrale nota come Drammascultura. Tiene lezioni di comunicazione pubblica e gestisce numerosi workshop con studenti e operatori del settore. Associato al Chiostro, a FERPI - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, AIM - Associazione interessi metropolitani. Partecipa all’Osservatorio su Comunicazione pubblica, branding e trasformazione digitale dell’Università IULM di Milano. È tra gli estensori della Prassi di riferimento UNI per “Dibattito il Pubblico per le grandi opere - Linee guida per la redazione del dossier di progetto”. È tra i firmatari del “Manifesto della nuova comunicazione”. Tra le sue passioni ci sono la cucina, l’arte contemporanea, la scrittura, il teatro d’avanguardia. Tutte cose che pratica nel tempo libero.
Prefazione di Stefano Rolando
Stefano Rolando (Milano, 1948) docente sui temi della comunicazione pubblica in diversi atenei e di ruolo per venti anni all’Università IULM a Milano, è stato manager in realtà istituzionali, imprenditoriali e culturali ed è oggi direttore scientifico dell’Osservatorio su comunicazione pubblica, public branding e trasformazione digitale in IULM. È autore di libri in materia di comunicazione (pubblica, d’impresa e delle organizzazioni complesse), ma anche riguardanti il tema del rapporto tra storia, politica e identità.