Milano

Alfonso (Italia Unica): “Il Tavolo di Maroni? Prima il nostro programma…”

di Fabio Massa

Roberto Maroni ha proposto un tavolo (peraltro, per adesso senza esito) per cercare di individuare insieme la proposta per Milano del centrodestra. Ncd corteggia Italia Unica e Corrado Passera. Lelio Alfonso, commissario per la Lombardia neonominato, spiega ad Affaritaliani.it: “Ben vengano i tavoli, ma prima vogliamo presentare le nostre idee e il nostro programma. Questione di poche settimane…” L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Lelio Alfonso, lei è stato nominato commissario per la Lombardia di Italia Unica. Perché?
E’ stata una precisa richiesta di Corrado Passera. Il senso di questo è che nonostante io sia impegnato a coordinare tutte le altre città che vanno al voto, la valenza della Lombardia è indubbiamente particolare. La Lombardia non può rimanere senza una voce e una posizione che siano particolarmente dedicate vista la delicatezza dello scenario.

A Milano voi vi collocate nell’alveo del centrodestra…
No. No. Noi non ci collochiamo. Ci collocano. E’ diverso. Noi non siamo strutturalmente in un’area del campo non per furberia ma perché la proposta politica di Italia Unica è valorialmente  rivolta a un elettorato moderato e liberale, e sono valori ai quali non vogliamo rinunciare. E’ una politica difficile da categorizzare.

Quindi, né a destra né a sinistra. Una via stretta. Difficile vincere.
Milano è una città che ha tradizioni lunghe e importanti in termini di qualità di pensiero e indipendenza di scelta. Ha scelto molte volte in controtendenza con le tendenze nazionali. Lo ha fatto perché i milanesi conoscono le idee e le proposte. Il voto di opinione è ponderato e pensato. Corrado Passera e Italia Unica, dopo che il sindaco Pisapia aveva gettato la spugna in modo sorprendente e anche per certi versi sconcertante, ha detto di essere pronto a fare una proposta per Milano. Credo che questo sia un senso di rispetto per la cittadinanza. Ma vorrei dire di più…

Prego.
Sono pochissimi, si contano sulle dita di una mano, quelli che hanno dato la disponibilità a correre alle prossime amministrative, in giro per l’Italia. Purtroppo il tatticismo, i sondaggi, le trattative fumose, la zona Cesarini sono un problema non solo di Milano ma di tutta Italia, di tutte le città importanti. Passera invece non ha fatto le vacanze e ha girato i quartieri per capire e conoscere. Ora arriverà un programma assolutamente sorprendente, basato sull’esperienza di una persona che ha dimostrato nella sua vita professionale che cosa vuol dire risolvere.

Andiamo per esclusione. Con il Pd potreste andare d’accordo?
Un progetto per una città come Milano non è collocabile politicamente. Ma di certo non è un progetto che noi possiamo immaginare di condividere con il Pd. E’ una questione di coerenza. Se c’è una cosa che da questo punto di vista siamo certi di approvare rispetto anche ad altri esponenti politici è che dove c’è il Governo non ci siamo noi.

Sembra la teoria di Salvini. Che cosa ne pensate di questo tavolo di Maroni istituito, o che si dovrebbe istituire, per selezionare il candidato sindaco?
Noi siamo convinti che prima sia opportuno, anche per rispetto nei loro confronti, che chi ci invita al tavolo sappia quali sono le nostre proposte per Milano. Quindi, prima il programa. Quando questo sarà pronto, gli inviti di Maroni saranno non solo benvenuti ma molto graditi. Ma adesso noi pensiamo a ricetta per Milano. Vogliamo rovesciare il modello del prima ci sediamo al tavolo e poi decidiamo. Prima ognuno dice che cosa pensa, poi si va a ragionare politicamente.

Tempistica?
Molto presto, questione di poche settimane.


@FabioAMassa







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