Milano

Altri guai per Genovese: aperte indagini su filone patrimoniale

L'imprenditore e' stato iscritto per l'ipotesi di "trasferimento fraudolento di valori", ossia per la cosiddetta intestazione fittizia di beni

Altri guai per Genovese: aperte indagini su filone patrimoniale

Si avvia sempre di piu' ad essere una 'maxi-inchiesta' quella che coinvolge Alberto Genovese, il mago della start-up, arrestato il 6 novembre a Milano, per aver violentato e seviziato per 20 ore circa una 18enne in casa sua dopo un party a base di sesso e droga. Dal 10 ottobre, data dei fatti, e dalla denuncia della vittima (di qualche giorno dopo) sono state ascoltate infatti - da quanto si e' appreso - oltre 150 persone. Un lavoro intenso che da oltre due mesi impegna un'intera sezione della squadra Mobile di Milano, guidata da Marco Cali', con il coordinamento della pm Rosaria Stagnaro e Maria Letizia Mannella; mentre un secondo filone patrimoniale aperto per intestazione fittizia di beni e' affidato al pm Paolo Filippini, per scandagliare oltre un milione di file presenti sui dispositivi di Genovese e riguardanti la galassia di imprese in cui aveva interessi (su questo fronte lavora la Gdf, con il sospetto di un sistema di societa' schermo finalizzate all'evasione fiscale).

Le audizioni comunque proseguono: per domani pomeriggio - da quanto si e' saputo - e' previsto quello di una delle amiche della fidanzata dell'imprenditore (indagata in concorso per violenza sessuale): la giovane che era presente a Villa Lolita a Ibiza, il 20 luglio, quando sarebbe stata abusata la seconda 'vittima' che ha deciso di denunciare. La ragazza ha gia' raccontato in una trasmissione televisiva di aver visto che nella camera da letto del 43enne quella sera erano in tre. Una circostanza emersa anche dal verbale di interrogatorio della fidanzata di Genovese. Anche in questo caso la vittima ha confessato di essere stata stordita con la droga e poi violentata, e di essersi accorta solo il giorno dopo di quello che aveva subito. 








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