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Milano
Amazon, "adesione massiccia allo sciopero dei driver"

IMPRESE.LAVORO - Milano – Adesione massiccia allo sciopero dei drivers che lavorano per Amazon. Secondo la Filt Cgil l’adesione media è stata dell’80% con punte, in alcuni depositi, del 100%. Il sindacato chiede “subito un tavolo per aprire un confronto serio, Amazon non può più far finta che le organizzazioni non rappresenti le condizioni dei lavoratori”. “Da una situazione totalmente fuori controllo, fatta di sub appalti, sfruttamento, false cooperative ed applicazioni contrattuali volutamente errate e illegali, abbiamo riportato legalità e trasparenza, ridotto la precarietà e fatto applicare correttamente il Contratto Collettivo Nazionale del Trasporto Merci e Logistica”, spiega ancora il sindacato.

“Ora ci troviamo di fronte ad una crescita esponenziale dei volumi di attività di Amazon, con l’apertura di diversi nuovi Siti sul territorio Lombardo e una perenne riorganizzazione imposta dal Committente che ricade come un macigno sulle centinaia di lavoratori occupati nella filiera di Amazon”, si legge ancora. “Ci troviamo di fronte a carichi di lavoro insostenibili, nastri lavorativi inutilmente prolungati con straordinari spesso non retribuiti, l’ingresso di numerose nuove Società in appalto con conseguente frantumazione della Filiera e un continuo spostamento di rotte da un Azienda ad un’altra che portano al costante travaso di personale senza le dovute garanzie ed un vero coinvolgimento del Sindacato. Amazon deve capire che i Drivers rappresentano l’immagine stessa della Multinazionale, sono uomini e donne che hanno il diritto ad una vita lavorativa sicura, con salari adeguati e un’organizzazione del lavoro equa e dignitosa”. Con lo sciopero odierno la Filt Cgil si augura che si possa aprire una stagione nuova.

La vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo commenta lo sciopero dei corrieri lombardi di Amazon: "C'è la necessità di affrontare con tranquillità i nodi strutturali dei contratti per permettere allo stesso tempo l'innovazione che il mondo sta chiedendo e già attuando. Sui diritti dei lavoratori credo che la nostra città abbia dimostrato un atteggiamento rispettoso, le vertenze di ogni azienda vanno valutate all'interno di quelli che sono i percorsi delle varie parti sociali. Credo che serva tranquillità per affrontare quelli che oggi sono dei nodi strutturali nei contratti con i lavoratori e contemporaneamente permettere quell'innovazione di cui tutto il mondo sta sentendo il bisogno". "Penso che sia importante - conclude Scavuzzo - lasciare che le parti sociali facciano il loro mestiere in dialogo con l'azienda".

LA DICHIARAZIONE DI AMAZON SULLO SCIOPERO

“Per le consegne ai clienti, Amazon Logistics si avvale di piccole e medie imprese specializzate. Attraverso i fornitori di servizi di consegna, gli autisti percepiscono salari competitivi e benefit. Amazon richiede che tutti i fornitori di servizi di consegna rispettino tutte le leggi vigenti e il Codice di Condotta dei Fornitori di Amazon, che prevede salari equi, orari di lavoro e compensi adeguati; effettuiamo verifiche regolari e conduciamo indagini su qualsiasi segnalazione di non conformità.

Sono tre le nuove società che lavorano per noi oggi in Lombardia in conseguenza dell’apertura dei due nuovi depositi. Tutte e tre le società lavorano già presso AMZL nei depositi di smistamento operativi in Veneto, Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Il numero di corrieri che operano per noi in Lombardia è cresciuto e di conseguenza il numero di autisti è quasi raddoppiato, proprio in conseguenza dell’apertura dei nuovi depositi e per consentire una adeguata gestione delle consegne da effettuare.

Il numero di pacchi da consegnare è assegnato ai corrieri in maniera appropriata e si basa sulla densità dell’area su cui devono essere effettuate le consegne, sulle ore di lavoro e sui km che devono percorrere. Il numero medio di fermate dei corrieri di Amazon Logistics è allineato a quello degli altri corrieri che operano nello stesso settore.”

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