Milano
Amazon, esultano i sindacati: "Applicazione del contratto nazionale"
Prima intesa tra i sindacati e le realtà che forniscono manodopera ad Amazon per i magazzini di Milano e Varese: verso l'applicazione del contratto nazionale
C'è una prima intesa tra i sindacati e le aziende e le cooperative che lavorano nei magazzini Amazon di Origgio e Milano: dopo le tensioni e le denunce dei giorni scorsi, con Cgil Filt che, come riporta Repubblica, aveva parlato di diffuse irregolarità nelle condizioni di decine di corrieri impiegati dalle coop che forniscono manodopera al colosso dell'e-commerce, con tanto di presidio davanti al magazzino in provincia di Varese, ora sembra si vada verso l'applicazione del contratto nazionale della logistica e la trasformazione dei contratti in rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
"Abbiamo ottenuto l'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto merci e logistica per tutti i lavoratori presenti sia nell’impianto di Origgio, sia in quello di Milano - ha detto a Repubblica Stefano Malorgio della Filt Cgil Lombardia - è un primo passo, il riconoscimento del livello contrattuale adeguato alle lavorazioni di quel sito a cui prima venivano applicati i livelli più bassi di diversi contratti nazionali con l’unico scopo di contrarre il costo del lavoro. Nell'accordo è previsto l'impegno a ridurre i contratti part-time e la trasformazione degli stessi in full-time, visto che oggi infatti la presenza e il part-time supera le percentuali sancite dal contratto nazionale. Nell'accordo c'è poi la trasformazione dei contratti a tempo determinato a tempo indeterminato e l'impegno immediato alla riduzione dello spezzettamento dei lavoratori nelle varie cooperative per ridurre il numero di soggetti oggi che operano nella stessa filiera di appalto".
Massimo Bonini, segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, ha scritto su facebook: "La risposta ai tanti che criticano il sindacato e a quelli che lo incalzano sul suo ruolo dentro l'innovazione. Nei magazzini di Amazon non erano rispettate le normative sugli orari di lavoro, gli inquadramenti e i contratti. Questo per abbassare il costo del lavoro a scapito delle condizioni delle personee maggiori guadagni per queste imprese che magari giocano anche sul pagamento delle tasse. L'intervento della Cgil porta il rispetto dei contratti, il passaggio da part time a full time e da tempo determinato a tempo indeterminato. Il sindacato quindi ha aiutato quei lavoratori ad iniziare a progettare la propria vita: magari una casa o una famiglia. Adesso aspettiamo, non ci vorrà molto, qualche commentatore che dirà che questo accordo bloccherà gli investimenti delle multinazionali che magari poi se ne vanno. Noi ovviamente pensiamo di aver contribuito al progresso. Quello sociale, quello che fa bene a tutti".