Milano

Imprese lombarde, la strada è quella giusta

Il cambio di passo dell'assessore Guidesi insieme alla forza di Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, possono fare la differenza

di Paola Bulbarelli
 

La strada è quella giusta. Il cambio di passo dell'assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi unito alla forza dirompente di Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, possono davvero fare la differenza in un momento in cui bisogna rimboccarsi le maniche tutti assieme per poter far ripartire la macchina Paese. E la Lombardia è, senza dubbio, ancora il motore dell'Italia. L'occasione di ascoltarli è stata la presentazione della situazione delle aziende lombarde, incontro organizzato in streaming da Unioncamere Lombardia in collaborazione con Regione Lombardia, Confindustria Lombardia, le Associazioni regionali dell’Artigianato: Confartigianato, CNA, Casartigiani e CLAAI. Durante il "Focus Imprese", dove s'è trattato l'andamento economico di industria e artigianato manifatturiero in Lombardia nel 4° trimestre 2020, Gian Domenico Auricchio, presidente Unioncamere Lombardia, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia, Laura Iacovone, Docente e Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese - Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi - Università degli Studi di Milano, che ha presentato i dati, hanno puntato sulla necessità di essere concentrati sul rilancio della Lombardia partendo da industria e sistema camerale che si dicono al fianco dell'assessore. 

Per dirla con i numeri, la produzione è in crescita congiunturale nell’ultimo trimestre 2020 (+2,7%) ma ancora sotto i livelli di fine 2019 (-2,6%). L’anno si chiude con un calo medio della produzione industriale del -9,8%. Positivo il dato sugli ordini esteri dell’industria che cresce su base tendenziale del +2,8%. Cala in misura limitata la domanda interna (-0,9%), che si attesta su una media annua del -8,9%. L’indice manifatturiero di Unioncamere Lombardia continua a crescere rispetto al trimestre precedente (+2,7%) e si riduce la contrazione tendenziale (-2,6%). Complessivamente la perdita produttiva media del 2020 si attesta al -9,8%. Si confermano maggiori difficoltà per il comparto artigiano e sistema moda. 

Nel quarto trimestre 2020 gli indicatori economici proseguono in un lento miglioramento anche per le imprese manifatturiere di Milano Monza Brianza Lodi, dopo il crollo complessivo nel secondo trimestre dell’anno e una ripresa decisa nel terzo trimestre. Prosegue, anche se più lentamente, la ripresa di produzione, fatturato, commesse acquisite, con intensità diverse tra i territori.

“La Lombardia sta in piedi per la sua grande capacità di produrre e di fare -ha detto Marco Bonometti- La priorità sono l'industria e tutte le filiere, il manifatturiero è fondamentale per tutta la nostra attività. Parlando di congiuntura lombarda, i dati sono evidenti, abbiamo perso in produzione ma meno di ciò che ci si aspettava grazie alla ripresa nei mesi estivi. L'export è l'elemento trainante della nostra attività economica a differenza del mercato interno al palo. Ciò che più preoccupa sono gli investimenti. Nel 2020 si registra un calo rispetto al 2019 del 18% soprattutto per quanto riguarda gli ordini interni. L'occupazione, grazie al blocco dei licenziamenti s'è mantenuta costante a un meno 0,3%. Le aziende che fanno ricorso alla cassa integrazione sono in netta diminuzione. Solo tre settori, il food, la farmaceutica e la chimica e le filiere connesse sono cresciuti. La Cina nonostante tutto nel 2020 è cresciuta del 6%, il Brasile sta andando a gonfie vele, gli Stati Uniti hanno ripreso a marciare. Il problema rimane nell'Eurozona e l'Italia la più penalizzata”. Per ripartire? “Bisogna passare attraverso un'azione efficace dei vaccini altrimenti saremo sempre legati agli eventuali lockdown del momento.

Tre le condizioni fondamentali. Primo: la sanità è la priorità,  se non riusciamo a risolvere il problema sanitario tutti gli altri problemi passano in secondo piano. Dobbiamo accelerare sul piano dei vaccini, non possiamo più sbagliare. Secondo: l'industria deve essere centrale in tutte le attività. Terzo: il lavoro. A questo si deve aggiungere la fiducia, fondamentale per rimettere in moto le nostre attività. È chiaro che dobbiamo passare da un processo di semplificazione non solo a livello centrale ma anche locale. La Lombardia deve fare vedere la sburocratizzazione dei propri processi, fondamentale per far ripartire l'economia. E in particolare, bisogna allungare la moratoria sui mutui”. L’assessore Guidesi ha chiuso l’incontro. “L'impegno principale di Regione Lombardia è accompagnare gli imprenditori a raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati attraverso strumenti importanti che vanno dal welfare aziendale, al credito, all'internazionalizzazione, alla formazione, i giovani e alle star up. Servono strumenti che aiutino le filiere; bandi sul credito più semplici rilanciando anche il lavoro dei Confidi sul territorio e una formazione professionale che prepari per le professionalità che servono realmente perche’ questo aiuta ad avere occupazione. E' evidente che tutto questo è strettamente legato alla capacità che avremo di vaccinare la popolazione, la Regione anche su questo importante aspetto è pronta con il piano che abbiamo predisposto, confidiamo nell’attivo  del più alto numero di dosi vaccinali”.

 







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