Milano
Anelli, nell'ultimo discorso invitò a capire la "rivoluzione dei giovani"
"Occorre comprendere le nuove aspirazioni dei nostri studenti, che non rappresentano un futuro da aspettare, ma un presente da ascoltare"
Anelli, nell'ultimo discorso invitò a capire la "rivoluzione dei giovani"
Nel suo discorso inaugurale all'anno accademico 2024/2024, il Rettore Franco Anelli aveva parlato della "rivoluzione senza tumulti" di cui sono protagonisti i ragazzi e invitato "a comprendere le nuove aspirazioni dei nostri studenti, che non rappresentano un futuro da aspettare, ma un presente da ascoltare e che hanno colto segnali forse ancora sfuggiti agli adulti".
"Proprio su questa idea di vita buona o comunque della vita cui si aspira, sembra che i giovani ci stiano dicendo qualcosa - e' un passaggio della relazione datata 25 ottobre 2023 - Le recenti indagini sociologiche rivelano una crescente volonta' delle nuove generazioni di essere loro a porre i nuovi valori ordinanti della societa' - si pensi ai movimenti per il contrasto ai mutamenti climatici e alla faglia generazionale che hanno aperto - e, sul piano individuale, di essere riconosciuti nella loro specificita', nella loro capacita' di apportare valore nuovo attraverso la novita' che essi stessi sono, mentre e' evidente il rifiuto di un modello nel quale viene richiesto di acquisire competenze utili esclusivamente per andarsi a inserire in una certa casella, precostituita, di un organigramma aziendale. O di spendersi in una competizione meritocratica della quale - come denuncia Papa Francesco nella Laudate Deum - sono falsati i presupposti".
Anelli: bisogna leggere la profondita' del mondo
Anelli aveva esortato a seguire "questo approccio, una rivalutazione dell'idea di persona come individualita' in relazione; e c'e' una forte carica di originalita', di costruzione di nuovi schemi e modelli di relazione che appaiono radicalmente rivoluzionari; una rivoluzione senza tumulti e forse per questo ancor piu' incisiva. Se queste sono le attese, le aspirazioni come prima dicevo, evidentemente le universita' non possono trascurarle. Si tratta di leggere la profondita' del mondo".
E aveva inquadrato cosi' la funzione attuale dell'universita': "Se un tempo consegnare agli studenti conoscenza e metodo poteva rappresentare uno strumentario sufficiente a costruire l'avvenire, individuale e collettivo, le evoluzioni in atto sul piano tecnologico, ambientale, economico e culturale ci interrogano profondamente e severamente. Occorre, come dicevo all'inizio, comprendere le nuove aspirazioni dei nostri studenti, che non rappresentano un futuro da aspettare, ma un presente da ascoltare, e che hanno colto segnali forse ancora sfuggiti agli adulti".