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Milano
Appalti Expo, Codacons parte civile
Expo, lo smantellamento dopo la chiusura dell'esposizione

Undici persone sono state arrestate stamani nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Milano con al centro reati tributari, riciclaggio e associazione per delinquere con l'aggravante della finalità mafiosa. Agli arrestati erano riconducibili alcune aziende a cui erano stati affidati appalti per l'Expo. Al centro dell'inchiesta c'è il consorzio di cooperative Dominus Scarl specializzato nell'allestimento di stand, che ha lavorato per la Fiera di Milano dalla quale ha ricevuto in subappalto l'incarico di realizzare alcuni padiglioni per Expo tra cui quello della Francia e e Guinea equatoriale. Il Codacons in quanto Associazione, difenderà gli interessi degli utenti, interessi che devono essere tutelati a fronte degli illeciti compiuti.

Le società coinvolte ricorrevano a un sistema di fatture false per creare fondi neri. Il denaro era poi riciclato in Sicilia dove gli indagati avevano legami con la famiglia di Cosa nostra di Pietraperzia (Enna). Il Gico della guardia di finanza ha effettuato un sequestro preventivo per circa cinque milioni di euro. Nell'ambito dell'operazione è stato intercettato anche un camion partito dalla Lombardia e diretto in Sicilia con dentro, ben nascosti, 400 mila euro in contanti. Il tir era guidato da Pace.

Il Codacons presenterà costituzione di parte civile nel procedimento penale, in quanto portatore di interessi superindividuali e collettivi di tutti i consumatori/utenti/contribuenti.

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