Milano
Apre il Mercato Centrale a Milano. Fontana: "Bene per rilancio Made in Italy"
Nasce il Mercato Centrale Milano. Due piani, una trentina di botteghe del gusto e uno Spazio Fare per gli incontri, le presentazioni, gli eventi
Apre il Mercato Centrale a Milano. Fontana: "Bene per rilancio Made in Italy"
Finalmente ci siamo, ha aperto ufficialmente il Mercato Centrale Milano. Nello storico edificio della Stazione Centrale ora si trovano una trentina di botteghe del gusto dislocate su 2 piani e uno Spazio Fare dedicato ad eventi e incontri. Un luogo - come si legge sul sito - in cui sedersi e leggere, mangiare, fare la spesa, ascoltare, scambiarsi idee ed opinioni. Ma, prima di ogni cosa, il Mercato Centrale Milano vuole dare voce agli artigiani, che sono il cuore vivo e pulsante del progetto. La squadra è compatta e variegata, tutta da scoprire assaggiando una specialità dietro l’altra, un viaggio di gusto fuori dai binari, in lungo e in largo per l’Italia, ma anche oltre i confini nazionali.
Questi gli artigiani del Mercato Centrale Milano:
Il succo e il verde – Cesare Cacciapuoti e Nicolò De Gregorio
Il pane e i dolci – Davide Longoni
Il mulino – Mattia Giardini e Alberto Iossetti
I ravioli cinesi – Agie Zhou
La sfogliatella napoletana – Sabato Sessa
Il tartufo – Luciano Savini
La birreria – Luigi Moretti
La pasticceria – Vincenzo Santoro
Il gelato e il cioccolato – Riccardo Ronchi ed Edoardo Patrone
Il riso – Sergio Barzetti
La pizza – Giovanni Mineo e Simone Lombardi
La carne e i salumi – Fausto Savigni
L’hamburger di Chianina – Enrico Lagorio
Il girarrosto – Alessandro Baronti
L’enoteca – Tannico
La pasta fresca – Famiglia Michelis
La cucina di pesce – Ruggero Orlando
Il cocktail bar – Flavio Angiolillo
Il fish bar – Jérémie Depruneaux
Il ristorante – Piero e Luca Landi
La scuola di cucina – Alessio Leporatti
Il laboratorio radiofonico – Alessio Bertallot
Il mercatino biologico – Tommaso Carioni
Il caseificio – Tommaso Carioni
La gastronomia genovese – Marco Bruni
L’american barbecue – Joe Bastianich
Il bollito e il lampredotto – Giacomo Trapani
I fiori e le piante – Rosalba Piccinni
Sala: "Buona cosa, aiuterà anche piccoli produttori"
Dopo Firenze, Roma e Torino apre dunque all’interno della Stazione Centrale il Mercato Centrale Milano, uno spazio di oltre 4.500 metri quadrati a cui si aggiungono altri 200 metri quadrati di dehor dedicati al cibo e alle botteghe del gusto distribuiti su due piani, che proporranno piatti ogni giorno dalle 7 del mattino fino a mezzanotte. All’inaugurazione hanno preso parte oltre al sindaco, Giuseppe Sala, il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, i sindaci di Torino e Firenze, Chiara Appendino e Dario Nardella e l'assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro del Comune di Roma, Andrea Coia.
Il Mercato Centrale Milano “è una buona cosa. L'iniziativa in sé creerà lavoro, aiuterà anche i piccoli produttori e i piccoli distributori. Ma è importante perché è un altro tassello di riqualificazione di questa zona dove ci sarà anche tanto ancora da fare, ma tanto è stato fatto”, ha detto il sindaco Giuseppe Sala.
Mercato Centrale Milano, Fontana: "Rigenerazione urbana e tutela made in Italy"
“Desidero sottolineare due concetti che mi vengono in mente partecipando all'inaugurazione di questo spazio e che rappresentano senza dubbio un abbinamento vincente: rigenerazione e riqualificazione urbana da una parte e qualità dall'altra". Così il presidente della Regione Lombardia ha salutato l'inaugurazione del nuovo mercato presso la Stazione Centrale di Milano.
"Questo intervento - ha spiegato - consente di riqualificare una zona della città che era ‘abbandonata’ e va nella direzione dei tanti interventi che, come Regione, stiamo portando avanti in diversi luoghi del nostro territorio”. “Anche da qui - ha detto il presidente - passa lo sviluppo futuro della Lombardia".
E poi il governatore ha sottolineato la scelta di puntare su prodotti di grande qualità. "È un altro modo concreto - ha spiegato - per fronteggiare i tanti attacchi che vengono fatti ai nostri prodotti con la diffusione di 'falsi' presenti in diverse parti del mondo".
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