Milano
Area C, parcheggi, pedonalizzazione: tutti i nodi del piano Mobilità
Piano mobilità e Area C: fioccano le controproposte al progetto dell'Amministrazione comunale. Le richieste di Confcommercio e del centrodestra
Il piano per la mobilità all'interno di area C presentato dal Comune di Milano continua a suscitare reazioni e commenti, mano a mano che se ne analizzano i diversi aspetti di cui è composto.
POCHI PARCHEGGI PER MOTO E SCOOTER - Un fronte che si sta aprendo è quello legato alla sproporzione tra moto e scooter che entrano in città e le aree sosta dedicate. In media 50mila due ruote al giorno varcano l'area C, ma ci sono solo 3mila parcheggi con strisce bianche. Con il risultato che tanti, tantissimi parcheggiano sui marciapiedi o in posizioni irregolari. La soluzione è naturalmente quella di creare nuove aree sosta per le moto, ma a discapito delle strisce blu per le auto.
CONFCOMMERCIO: "TUTELARE BAR E RISTORANTI" - Sulle regole di accesso in area C, la Confcommercio chiede inoltre l'accesso libero dei veicoli commerciali che trasportano cibo, dopo aver ottenuto la riduzione del blocco a due ore, dalle 8 alle 10, per tutte le vetture commerciali. Il 20 ottobre previsto un incontro tra il Comune e le categorie interessate. Spiega, intervista dal quotidiano Il Giorno, il vicepresidente di Confcommercio Milano Simonpaolo Buongiardino: "Abbiamo trattato e ottenuto la riduzione dello stop ai veicoli commerciali alla fascia 8-10 e chiediamo di evitare il blocco per veicoli che trasportano merci deperibili. Il rifornimento di bar e ristoranti deve avvenire in quelle fasce per garantire poi il servizio. Inoltre dobbiamo ottenere che la fascia oraria di stop 8-10 sia collegata all’emergenza cantieri, ma una volta superata si deve tornare alla libertà di accesso. Si dovrà fare una verifica trimestrale. Poi diciamo no all’aumento del ticket d’ingresso per i bus turistici. Scoraggiare l’ingresso è una cosa sbagliata, anche perché Milano da 3 anni è la città turisticamente più frequentata e sarebbe un errore penalizzare il comparto".
PIAZZA CASTELLO, RIAPERTURA PARZIALE - Novità anche per piazza Castello, dove lo stop alle auto nel tratto tra via Quintino Sella e via Ricasoli non sarà più totale. Per evitare un totale congestionamento delle vie limitrofe, specie Fooro Bonaparte, il Comune ha annunciato che nel controviale potranno circolare le auto dei residenti, le moto e i taxi.
LA LEGA: "CONGESTION CHARGE DA CAMBIARE" - Il centrodestra non sta a guardare e ha già effettuato una lunga lista di rilievi e controproposte. La Lega Nord propone ad esempio di ripristinare il concetto di Ecopass con classi di inquinamento ben precise; anticipare alle 16 dell’orario di ingresso libero; escludere dal pagamento le auto ibride a metano, GPL o elettriche. In merito sono intervenuti il Segretario provinciale della Lega Nord, Davide Boni, il Responsabile Enti locali, Luca Lepore, e il Capogruppo in Comune a Milano, Alessandro Morelli: “Facendo tesoro dei numerosi incontri con cittadini, commercianti e associazioni di categoria, – commenta il Segretario Davide Boni – abbiamo lavorato per elaborare una proposta alternativa alla struttura attuale dell’Area C. Auspichiamo che la Giunta Sala abbia il buon senso di prendere in considerazione le modifiche proposte, valutando che così come viene attuata oggi la congestion charge non ha ottenuto gli effetti sperati e non ha riscosso il consenso da parte dei residenti e non solo”.
"RIPRISTINARE IL CONCETTO DI ECOPASS" - “Le proposte della Lega Nord sono chiare e concrete, – commenta il Responsabile Enti locali, Luca Lepore - qualora non si riuscisse a sopprimere totalmente la congestion charge si potrebbe ripristinare il concetto di Ecopass ma con classi di inquinamento ben precise, incentivando l’uso di automezzi meno inquinanti, In secondo luogo proponiamo la modifica degli orari di ingresso, anticipando alle ore 16.00 l’ingresso libero, permettendo così ai cittadini di rientrare a casa o svolgere commissioni senza pagare inutili e ulteriori balzelli. Infine rendere gratuito l’accesso ai cittadini milanesi, escludendo totalmente dal pagamento degli ingressi le auto ibride come quelle a Metano, GPL o elettriche”. “Contrari da sempre ad area C – commenta il Capogruppo Alessandro Morelli - che ha rivelato di essere solo una forma di tassa occulta che con Sala colpisce ancora di più le fasce più deboli della nostra città”.
DE CORATO (FDI): "CASTELLO, UNA GOCCIA NEL MARE" - Il consigliere regionale di FdI, Riccardo De Corato commenta invece: "La riapertura al traffico di piazza Castello è una goccia nel mare, visto che noi chiedevamo di riaprirla completamente mentre l’amministrazione darà il via libera solo ai residenti. Quante sono le persone che abitano di fronte al Castello? Poche centinaia, quindi non si risolverà di una virgola l’ingorgo che si viene a creare tra Baiamonti e Cadorna".
DE CHIRICO (FI): "UN TERMINAL DEDICATO AI BUS" - Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, propone: "Per snellire il traffico nelle vie interessate dai lavori della M4 è inutile aumentare le restrizioni degli accessi in Area C, le automobili sovraccaricherebbero ulteriormente la circonvallazione già paralizzata a qualsiasi ora. In alcuni tratti - come ad esempio in piazza Bolivar - i tecnici del Comune di Milano dovrebbero studiare percorsi alternativi con la possibilità di utilizzare la corsia preferenziale per i residenti. Il divieto di circolare in centro dalle 8 alle 10 per i veicoli commerciali significa penalizzare anche le botteghe storiche del centro che senza la freschezza dei prodotti da esporre sui banconi vedrebbero cadere drasticamente le vendite di alimentari. Per evitare il sovraccarico di corso Magenta si permetta ai taxi e ai residenti di circolare in piazza Sant'Ambrogio e per snellire il traffico da via Cesare Correnti si crei una ZTL, con divieto di svolta, in via Ariberto. Inoltre, la scellerata chiusura al traffico di piazza Castello ha fatto sì che i pullman dei turisti abbiano invaso vie centrali - come via dell'Orso - non calibrate per il traffico pesante. Permettere ai bus di parcheggiare in via Manzoni è un altro imperdonabile errore. Sul modello delle grandi città europee, proporrò lo studio di un terminal dedicato a questi mezzi nel piano di riqualificazione degli scali ferroviari".