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Milano
Arexpo, Martina: "Con Gentiloni confermati tutti gli impegni"

Arexpo, vertice in Prefettura: il ministro Martina conferma gli impegni del Governo

 


"C'e' una totale continuita' nell'impegno su Arexpo, su Milano e sulla Lombardia" da parte del nuovo governo guidato da Paolo Gentiloni. Ne e' convinto il ministro per le politiche agricole Maurizio Martina, che oggi ha partecipato al vertice in prefettura dedicato ai possibili progetti che si realizzeranno sull'area Expo, a cui erano presenti il sindaco Giuseppe Sala, Diana Bracco coordinatrice del tavolo per la Brexit, Roberto Cingolani, direttore scientifico Istituto tecnologico italiano, Stefano Paleari, presidente del comitato di gestione di Human Technopole, Carlo Sangalli Presidente di Confcommercio, il Direttore generale Arexpo Marco Caravelli e l'assessore regionale all'universita' Luca del Gobbo.

La continuita' su alcuni progetti sostenuti dal governo Renzi, non era scontata, e la rassicurazione in questo senso da parte dell'attuale governo era quanto meno attesa. "Sapete quanto abbiamo fatto e quanto intendiamo fare - continua Martina - questa agenda che vi ho presentato e' la manifestazione concreta di un lavoro che si sta intensificando e da questo punto di vista il presidente Gentiloni da ministro degli esteri ha fatto tantissimo per Expo. Da presidente continuera' a farlo per cui su questo piano devo dire c'e' una continuita' che e' un grande valore".

L'incontro di oggi in prefettura "e' andato bene - aggiunge il ministro - abbiamo fatto il punto della situazione con tutte le istituzioni, il comune di Milano, Regione Lombardia, le universita' milanesi, Camera di commercio. Ringrazio tutti per il lavoro di squadra che stiamo facendo. Abbiamo un'agenda molto importante legata a quattro grandi temi: lo sviluppo di Arexpo, lo sviluppo di Human technopole, il tema del campus della statale e la questione fondamentale della candidatura di Milano per l'agenzia europea del farmaco".

"Abbiamo condiviso tutti insieme le scadenze di Arexpo, in particolare nel passaggio che Arexpo ha per il suo masterplan - spiega Martina - devo dire che passo dopo passo tutto si sta componendo bene, si conferma una vocazione straordinaria di quell'area e l'interesse di tutte le istituzioni a fare bene questo lavoro perche' quell'area divenga a tutti gli effetti uno straordinario polo della ricerca e dell'innovazione non solo milanese, italiana e lombarda, ma internazionale e il fatto che qui tutti abbiamo condiviso e ci siamo supportati nell'agenda delle prossime settimane da il segno di una squadra forte che vuole continuare a fare bene questo lavoro".

Sala: "Sede dell'Ema, servirà un palazzo ad hoc"

 


Per la futura sede di Ema, l'European Medicines Agency, l'Agenzia Europea del farmaco, che potrebbe traslocare a Milano dopo la Brexit, il sindaco Giuseppe Sala sta pensando alle possibili soluzioni. "Mi sono convinto che sara' necessario edificare un palazzo ad hoc - ha spiegato al termine del vertice in prefettura dedicato ai progetti che si potranno realizzare sull'area Expo. Anche se in questo caso, non e' detto che sara' quella l'area prescelta per il nuovo edificio. "Non e' la sola area. Vediamo un po'" ha replicato Sala. "All'Ema ci sono funzioni molto particolari - spiega il sindaco - deve essere un luogo che contiene fino a ottocento persone che ci lavorano normalmente. Poi ci sono rappresentati delle aziende farmaceutiche, associazioni consumatori, traduttori, ecc. Non e' facile quindi riadattare spazi gia'  esistenti, puo' essere in una transizione breve, ma sono convinto che andra'  costruito un palazzo. Stiamo gia'  facendo un po' di riflessioni su come potra'  essere".

"Non necessariamente sara'  una iniziativa pubblica - continua il primo cittadino - il pubblico puo' aiutare, e il governo ha anche fondi a questo proposito. Nel caso di Londra, per esempio, l'edificio e' stato fatto da uno sviluppatore immobiliare che poi ha affittato a lungo termine a Ema". Quella di Ema "e' una partita in cui rischiamo tutti al massimo impegno. E a quanto diceva il ministro Martina il presidente del consiglio e' molto 'caldo' su questo tema".

La candidatura di Milano a ospitare la sede dell'Ema, la European Medicines Agency, l'Agenzia Europea del farmaco, in cerca di 'casa' dopo la Brexit, fa un passo avanti. "Ci siamo dati un'agenda di scadenze importanti: il 3 febbraio a Palazzo Chigi si riunira' la prima cabina di regia di lavoro per la candidatura di Milano come sede di Ema, con tutti i ministeri coinvolti e tutte le amministrazioni fondamentali dello stato, insieme a Comune e Regione Lombardia". Lo ha annunciato il ministro per le politiche agricole Maurizio Martina. "Non e' ancora chiaro" quando l'Unione Europea decidera', spiega il ministro "ma noi dobbiamo attrezzarci rapidamente con un dossier robusto. Sara' una scelta di primo livello in ambito politico, immagino ne parleranno i capi di Stato e di Governo e quindi noi dobbiamo fare bene le nostre mosse, perche' abbiamo tutti gli elementi per rappresentare Milano come una citta'  di primissimo livello da questo punto di vista, si sta facendo questo lavoro. Il fatto che i primi di febbraio inizi questa cabina di regia con tutte le amministrazioni coinvolte e' il segno che bisogna andare in profondita', e che si puo' fare".

"Noi prepareremo bene il dossier di candidatura ma io mi aspetto che il governo faccia una parte forte. In particolare il presidente del consiglio", così ha quindi rilanciato Sala. "Come e' stato stabilito oggi questa diventa una decisione politica - continua Sala - Il governo attiva questa cabina di regia, il 3 ci si incontrera'  a Roma. Mi pare che l'accelerazione che stiamo imprimendo e la mia sollecitazione affinche' si decida in fretta sta muovendo le cose". Quanto ai tempi, Sala ribadisce che "La decisione su Ema verra'  persa prima delle vacanze estive. Ci sara'  del tempo prima dell'effettivo trasferimento". "Questa partita non e' facile - aggiunge - perche' il ministro ha sottolineato che sono tante le citta'  che si sono gia'  mosse". "Ma oggi dal ministro e' stato ribadito, e sono contento, il richiamo che nessuna citta'  italiana pensi a possibili candidature, perche' il governo candida Milano" conclude.

Nel post Expo si inserisca il settore dell'alimentazione tra i progetti del nuovo polo. E'la richiesta di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. "I progressi dello Human Technopole, del Campus universitario e la prospettiva della Agenzia europea per il farmaco, aprono la strada post-Expo a un grande polo attrattivo di livello internazionale - afferma in una nota - tra i progetti che si stanno realizzando e' importante prevedere un settore di ricerca e formazione legato al tema del food e dei servizi in raccordo con il mondo universitario e con quello delle imprese, soprattutto nella prospettiva di Milano come capitale della alimentazione".
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"Il 6 febbraio si riunira' il coordinamento di Human Technopole e partira' la fase operativa, in particolare per quel che riguarda la struttura di progetto che lavorera' all'implementazione del progetto". Lo ha annunciato il ministro per le politiche agricole Maurizio Martina, al termine del vertice in prefettura dedicato ai possibili progetti che si realizzeranno nel post Expo, al quale ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Sala, Diana Bracco coordinatrice del tavolo per la Brexit, Roberto Cingolani, direttore scientifico Istituto tecnologico italiano, Stefano Paleari, presidente del comitato di gestione di Human Technopole, Carlo Sangalli Presidente di Confcommercio, il Direttore generale Arexpo Marco Caravelli e l'assessore regionale all'universita' Luca del Gobbo. "Il 6 si riunisce il coordinamento - spiega il ministro - e parte la fase che avra' il compito fondamentale di mettere a fuoco il progetto dal lato scientifico. Questa cosa si allinea al lavori che Arexpo sta facendo sul masterplan. Dai primi di febbraio a fine marzo c'e' il tempo fondamentale per allineare queste scelte. Questo lavoro si fara' anche per quel che riguarda il campus della statale di Milano. Le due cose viaggiano di pari passo e hanno nella fine di marzo il punto fondamentale di sviluppo".

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