Milano

Aria Spa: "Guasto al 'Cruscotto'? Non ha inciso su attribuzione zona rossa"

Secondo l'azienda il guasto riguardava solo la visualizzazione sintetica, mentre lo stato di guarigione nel dettaglio dei cittadini è sempre stato corretto

Aria Spa: "Guasto 'Cruscotto'? Non ha inciso su attribuzione zona rossa"

"Il problema tecnico al 'Cruscotto', messo a disposizione dei sindaci, non ha inciso in alcun modo sulla classificazione della zona rossa. I dati che vengono utilizzati dall'ISS per effettuare le valutazioni provengono da un altro caricamento. Le due questioni non sono assolutamente collegate". Lo precisa in una nota Aria Spa. "Le piattaforme di trasmissione ai Sindaci e a Roma - prosegue la nota - sono differenti, così come sono diversi i periodi. La settimana di valutazione per determinare la zona si riferisce al 4-10 gennaio 2021 con Rt calcolato al 30 dicembre 2020, mentre il guasto al cruscotto è avvenuto nei giorni 14/15 gennaio, ed era nuovamente operativo, dopo la sistemazione, già da lunedì 18 gennaio 2021".  "Si precisa, inoltre - conclude la nota - che il guasto al cruscotto riguardava solo la visualizzazione sintetica, mentre lo stato di guarigione nel dettaglio di ogni singolo cittadino è sempre stato corretto". 

Bussolati (PD) replica alla nota di Aria: "Difesa di Fontana non è credibile" 

“Aria ci vuole convincere che la loro anomalia non c’entra con il trasferimento dei dati a Roma ma non è credibile. Che cosa sarebbe successo, allora, il 23 gennaio, quando i dati sono magicamente tornati in ordine? Forse il miracolo di San Fontana? Aria è la stessa società dello scandalo dei camici e degli errori nell’approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali, ora sul banco degli imputati anche per gli errori nel sistema di raccolta dati. Il loro compito non è difendere Fontana e la giunta ma dire la verità e rendere pubblici dati e processi di raccolta e validazione.” Così il capodelegazione PD in commissione Bilancio del Consiglio regionale Pietro Bussolati replica alla nota di Aria Spa sui dati errati riguardo i contagiati Covid forniti ai sindaci fino al 22 gennaio.

 







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