Milano
Arrestato a Milano Giovanni Pizzimbone, ex presidente gruppo Biancamano
In carcere l'ex presidente del gruppo Biancamano
Arrestato Giovanni Pizzimbone per bancarotta fraudolenta e insider trading
L'ex presidente del gruppo Biancamano, Giovanni Battista Pizzimbone, e' finito in carcere, su ordine del gip di Milano, perche' avrebbe commesso, a vario titolo, reati fallimentari e di insider trading con altri quattro indagati. Dalle indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF, coordinati dai pm Roberto Fontana e Luigi Luzi, sarebbe emerso che Pizzimbone e i co-indagati, consapevoli dello stato di forte tensione finanziaria e di conclamato dissesto economico in cui versavano tutte le societa' del gruppo, attivo nei servizi di pubblica utilita' di raccolta e gestione dei rifiuti e che presentava nel 2021 un indebitamento complessivo pari ad oltre 400 milioni di euro - di cui circa 200 nei confronti dell'Erario - avrebbero infatti effettuato, nel tempo, reiterate operazioni distrattive. I finanzieri hanno inoltre eseguito un decreto di sequestro preventivo di oltre 4 milioni di euro.
Il gip di Milano: "Pizzimbone usava yes man come marionette"
Giovanni Battista Pizzimbone per "realizzare il proprio disegno criminoso" si sarebbe circondato da un lato di "abili utilizzatori degli strumenti" con cui attuare lo "svuotamento delle casse sociali" delle societa' del gruppo Biancamano e, dall'altro di "veri e propri 'yes-men' gestiti come marionette". Cosi' il gip di Milano Raffaella Mascarino delinea la figura di "dominus" dell'imprenditore ligure finito in carcere in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare con le accuse di bancarotta fraudolenta, insider trading e autoriciclaggio per aver distratto risorse dalla societa' di cui era presidente e amministratore delegato. Le indagini sul dissesto del gruppo nei servizi di pubblica utilita' di raccolta e gestione dei rifiuti sono state condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF, coordinati dai pm Roberto Fontana e Luigi Luzi.