Arresti domiciliari per sindaci di Foppolo e Valleve, truffa aggravata
Due sindaci della Bergamasca sono finiti ai domiciliari, sospettati di aver truccato appalti per "conseguire fondi pubblici a danno della Regione Lombardia"
Appalti: ai domiciliari due sindaci della Bergamasca
Due sindaci della Bergamasca sono finiti ai domiciliari, sospettati di aver truccato appalti per "conseguire fondi pubblici a danno della Regione Lombardia". Si tratta del primi cittadini dei Comuni di Foppolo e Valleve.
Le ordinanze sono state eseguite ad militari dei comandi provinciali della guardia di finanza e dei carabinieri di Bergamo su ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Bergamo, Bianca Maria Bianchi. In base alle indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo, Gianluigi Dettori e condotte in collaborazione tra i carabinieri della compagnia di Zogno e i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Bergamo - si legge in una nota -, i due sindaci avrebbero architettato un disegno criminoso per conseguire fondi pubblici in danno alla Regione Lombardia e per truccare appalti. I due amministratori pubblici, accusati anche di falsificazione di atti pubblici, di abuso d'ufficio e di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Brembo Super Ski, una societa' partecipata, avrebbero operato grazie alla complicita', a vario titolo, di una dipendente del Comune di Foppolo, della moglie di uno dei due principali indagati e di due professionisti, tutti raggiunti da misure cautelari ed interdittive. In particolare, e' emerso che il sindaco del Comune di Foppolo e il Sindaco di Valleve, definito nell'ordinanza del gip suo "braccio destro", avrebbero falsamente rendicontato spese e investimenti per un valore complessivo di circa 16 milioni e mezzo di euro, percependo indebitamente contributi regionali per oltre 3 milioni e 290 mila euro. Nelle operazioni fraudolente risulta coinvolta anche la moglie del sindaco di Foppolo, ritenuto il promotore del sodalizio, destinataria della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.