Milano

Asportò lo stomaco "per errore": chirurgo condannato a due anni

Condannato a due anni di carcere per lesioni colpose gravissime il chirurgo che nel 2016 asportò lo stomaco a una paziente: il tumore maligno non c'era

Asportò lo stomaco "per errore": chirurgo condannato a due anni

Condannato a due anni di carcere per lesioni colpose gravissime il chirurgo che nel 2016 asportò lo stomaco di una donna "per errore". La causa fu una errata diagnosi di tumore maligno, l'operazione avvenne alla MultiMedica di Sesto San Giovanni. Il profesionnista si chiama Valerio Ceriani ed il giudice Angela Colella ha disposto anche anche l'interdizione dall'esercizio della professione sempre per 2 anni. Il chirurgo, in solido con il responsabile civile Multimedica spa sono pure stati condannati a versare una provvisionale di 300mila euro alla signora e di 20mila euro al marito. Assolta invece la dottoressa che era stata secondo operatore.

"E' stata fatta giustizia - ha commentato l'avvocato Francesco Cioppa, legale della donna- affermando la straordinaria gravita' della condotta posta in essere dal primario che l'ha operata e l'estrema gravita' del danno, soprattutto esistenziale, subito dalla mia cliente".

Stando alla ricostruzione del pm monzese Alessandro Pepe', la 53enne, madre di tre figli e con un lavoro nel campo della ristorazione, per circa dieci mesi, dopo l'intervento di gastrectomia totale del 4 aprile del 2016, non riusci' piu' ad avere una vita normale (perse 30 kg) e anche oggi si porta dietro una "malattia certamente o probabilmente insanabile", la perdita di un organo. La donna, come si legge negli atti dell'inchiesta, diede il "consenso informato" a quell'asportazione per una "diagnosi di tumore maligno dello stomaco" priva "di qualsiasi riscontro". Dal canto suo, invece, il gruppo ospedaliero MultiMedica ha chiarito che "fin dall'inizio, il chirurgo ha sostenuto con la nostra struttura sanitaria di essere intervenuto su un organo malato, nel primario interesse della paziente e nel pieno rispetto di tutte le regole della scienza medica".

"Ridotta ormai ad uno scheletro vivente, il 19 aprile (del 2016, ndr) venni dimessa e rimandata a casa", ha raccontato la paziente nella sua denuncia, dove spiega passo dopo passo come si arrivo' da un incidente stradale nel quale rimase coinvolta a fine marzo di quell'anno, che le lascio' sintomi vari come nausea e vomito, fino al ricovero al MultiMedica di Sesto e poi all'operazione in cui le venne tolto lo stomaco.








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