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Assessore Cocco: la dichiarazione dei redditi è online. SCARICA IL PDF
Roberta Cocco: la dichiarazione dei redditi

Assessore Cocco: la dichiarazione dei redditi è online. SCARICA IL PDF

L'assessora Cocco, che inizialmente si era rifiutata, ha pubblicato la sua dichiarazione dei redditi. Ma c'è un errore e deve correggere il valore delle azioni. Grillini chiedono le dimissioni

LA PUBBLICAZIONE - Ed ecco infine la dichiarazione dei redditi relativa al 2015 dell'assessore di Milano Roberta Cocco: i dati sono online sul sito del Comune da questa mattina e pongono fine alla querelle che aveva portato sino a ventilare l'ipotesi di dimissioni per l'ex dirigente Microsoft che si era inizialmente rifiutata di rendere pubbliche queste informazioni facendo intervenire l'Anac, che aveva aperto una istruttoria.

Cocco ha dichiarato per il 2015 un reddito imponibile lordo di 224.069 euro e la proprietà esclusiva di due fabbricati a Milano e uno a Sestri Levante, in Liguria, oltre a una Polo del 2002. L'assessore detiene anche qualche azione di Enel, Telecom, Expedia e Tripadvisor e vanta una titolarità per Microsoft. 

 La quota di Microsoft dell'assessore è pari allo 0,00076% (per 3,6 milioni di euro). Inizialmente sul sito del Comune di Milano sono stati pubblicati dati sbagliati. Per errore la partecipazione nel colosso informatico era stata indicata pari a 0,0000076%, per un controvalore di appena 36 mila euro. Più basse anche le quote indicate inizialmente per gli altri investimenti in portafoglio.

La pubblicazione on line della dichiarazione dei redditi dell'assessore Cocco era stata preannunciata ieri sera dal sindaco Giuseppe Sala, a margine del Consiglio Comunale. "Io non ho mai detto che non si debba rispettare la legge", ha tenuto a chiarire Sala, che nei giorni precedenti aveva però definito "non corretto" il passaggio del Decreto Trasparenza (Dlgs n. 33/2013, art. 14), dove prevede che gli amministratori pubblici debbano rendere noti i guadagni percepiti prima di aver assunto i loro incarchi a servizio della cittadinanza.

"Rimane la riflessione sul fatto che non credo sia così necessario che un funzionario pubblico comunichi la sua dichiarazione dei redditi relativa ad anni precedenti alla nomina - ha aggiunto Sala -. Però la cosa ha scatenato le polemiche che abbiamo visto" . E proprio per placare gli animi, questa mattina l'assessore Cocco ha reso pubblica la sua dichiarazione dei redditi. Se non lo avesse fatto, avrebbe rischiato l'apertura di un fascicolo da parte dell'Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone. In base all'articolo 47 del Decreto Trasparenza, avrebbe potuto subire una sanzione amministrativa che va da 500 fino a 10 mila euro. La norma, però, non prevede alcun obbligo di pubblicazione dei dati richiesti, che possono essere diffusi anche a fine mandato o nei tre anni successivi. A dare battaglia per prima su questa vicenda è stata la consigliere pentastellata Patrizia Bedori. "O l'assessore rispetta la legge, consentendo subito ai cittadini milanesi di avere tutte le informazioni che la legge impone di pubblicare, o in alternativa il sindaco dovrà sostituirla", aveva tuonato. E anche oggi, nonostante le informazioni fornite da Coco, insieme ai suoi colleghi in consiglio comunale ha chiesto nuovamente le sue dimissioni. Sulla linea delle dimissioni si era schierata anche la Lega Nord, che ha adombrato un possibile conflitto di interesse da parte di Cocco. E anche dalla maggioranza si sono levate voci critiche: è il caso di Lamberto Bertolè (capogruppo del Pd) e Pierfrancesco Majorino (assessore al Welfare, collega di giunta quindi della Cocco) che avevano chiesto all'ex manager Microsoft di attenersi alla legge.

Comune, M5S contro Roberta Cocco: "Conflitto d'interessi, deve dimettersi"

"Scopriamo oggi che Roberta Cocco, assessore all'Innovazione della giunta Sala, ha un enorme conflitto d'interessi. E' infatti in possesso di diverse azioni della Microsoft Corporation del valore di 3.8 milioni di euro, azienda da cui è in aspettativa. Per questo deve dimettersi". Così in una nota i deputati milanesi del M5S Paola Carinelli, Daniele Pesco e Manlio Di Stefano. "Questo è un conflitto d'interessi inaccettabile, di cui è responsabile il sindaco Sala. Questa è la trasparenza del Partito democratico, che si dimostra interessato a difendere solo interessi particolari e non quelli dei cittadini", aggiungono. "La vicenda dell'assessore Cocco rappresenta una pagina vergognosa ed imbarazzante, ed è un esempio perfetto della pessima amministrazione di Sala", afferma inoltre in una nota il capogruppo M5S alla Camera, Vincenzo Caso. "L'assessore all'Innovazione del comune di Milano, Roberta Cocco - prosegue - deve dimettersi perché si è scoperto, oggi, quanto abbiamo denunciato da settimane: cioè che ci troviamo di fronte ad un gigantesco conflitto d'interessi. Infatti la Cocco, dichiarando di possedere 3,6 milioni di euro di azioni della Microsoft corporation che, guarda caso, è un fornitore del Comune di Milano, ammette, indirettamente, di non poter più far parte della Giunta. Ora è chiaro il motivo per cui il sindaco abbia deciso di coprire indegnamente il suo assessore, contro la stessa indicazione della legge che impone ai membri della Giunta di pubblicare la dichiarazione dei redditi, per poi essere costretto a cedere, dopo le nostre proteste e l'intervento dell'Anac. A parte le indagini a carico del primo cittadino, di cui si occuperà la magistratura, ed il fatto che ancora non è stato approvato il bilancio - conclude Caso - è chiaro a tutti, ormai, che la gestione Sala è stata, sin qui, disastrosa"

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