Milano

Assolti Tatarella e Altitonante. Finisce la stagione dell’attacco alla Regione

a cura della redazione

E ora, che cosa gli diciamo a Pietro Tatarella e a Fabio Altitonante e agli altri 50 che sono stati assolti per il caso Mensa dei Poveri?

Assolti Tatarella e Altitonante. Finisce la stagione dell’attacco alla Regione

E ora, che cosa gli diciamo a Pietro Tatarella e a Fabio Altitonante e agli altri 50 che sono stati assolti per il caso Mensa dei Poveri? Gli chiediamo scusa, a nome dello Stato? Oppure passerà tutto in cavalleria? I due, giovani di Forza Italia, in ascesa, erano stati messi uno in carcere e l’altro ai domiciliari. Il primo ha dovuto subire la lontananza dalla sua famiglia, i lutti per il crepacuore, il trasferimento in un altro carcere senza che neppure fosse stato detto alla sua famiglia. Il secondo si è fatto i domiciliari, e al figlio hanno chiesto perché suo padre rubava. In mezzo qualche migliaio di pezzi di giornale, e le foto manco fossero Pablo Escobar e il suo vice. E poi le puntate in televisione, le trasmissioni, lo sputtanamento globale.

Ecco come è finita la serie di grandi inchieste contro il centrodestra lombardo

Uno è tornato dignitosamente a fare il mestiere di suo padre. Pietro Tatarella adesso fa il falegname. E la sua dignità è l’esser riuscito a fronteggiare il dolore delle sue perdite familiari. Fabio Altitonante fa il sindaco del paese dei suoi avi, in Abruzzo. Entrambi ne sono usciti devastati, da questa vicenda. Piagati, feriti. Con la loro vicenda si chiude (almeno per ora), la serie delle grandi inchieste contro la politica regionale lombarda di centrodestra. Con gli stessi protagonisti erano state varate le inchieste sui camici, sul Covid, e tutte le altre. Tutte finite, tutte chiuse, tutte naufragate. Mario Mantovani e Giacomo Di Capua assolti, Tatarella e Altitonante assolti, il presidente Fontana assolto. Tutto finito. Fino al prossimo attacco, si intende.







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