Milano

Atm, Cgil: mensili e settimanali penalizzano lavoratori, ora sistema integrato

Secondo Bonini, segretario Cgil Milano, l’aumento tra il 30 e il 50 per cento è un colpo duro per i lavoratori che si avvalgono dei mezzi pubblici

Atm, Bonini (Cgil): mensili e settimanali penalizzano lavoratori, ora sistema integrato

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano – Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo sistema tariffario Atm e la Cgil puntualizza. “La nostra posizione, non cambia”, spiega Massimo Bonini, segretario della Cgil di Milano. “C’è stato un dibattito molto articolato e c’è stato anche qualche miglioramento rispetto all’impostazione iniziale. L’unica cosa che ci lascia perplessi è l’idea di aver aumentato notevolmente gli abbonamenti mensili e settimanali. Perché sono quelli che agiscono in modo forte rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro. Con un lavoro sempre più discontinuo e a termine, questa scelta non consente a una persona che voglia muoversi coi trasporti pubblici di utilizzare l’abbonamento annuale. Dunque il mensile e il settimanale potevano essere gli strumenti più adatti per questi lavoratori ma francamente con l’aumento tra il 30 e il 50 per cento è un colpo duro. Per il resto ci va bene, auspichiamo che questa scelta aiuti ad investire sul trasporto pubblico e le infrastrutture. Penso che si debba tornare a parlare di un sistema complessivo della mobilità, in una metropoli come la nostra, che deve guardare anche all’hinterland, e penso al sistema di sharing, che deve essere allargato, sia per le auto che per le moto e le bici. Un sistema di mobilità dolce integrato col trasporto pubblico, perchè se uniamo la città con l’hinterland penso che inizieremo a fare un lavoro molto produttivo anche nell’ottica della sostenibilità”. Sulle perplessità della Regione e sull’integrazione tariffaria Bonini taglia corto: “Sul tema dell’integrazione tariffaria la Regione deve usare meno furbizia. Perché è parte attiva di quel processo, visto che il trasporto ferroviario regionale ce l’ha in mano lei. Trenord è una società regionale e deve attivare l’integrazione tariffaria, perché le metropoli si muovono con un sistema tariffario integrato. Siamo indietro, il comune farà la sua parte, la Regione ci deve mettere il suo in modo tale da evitare strumentalizzazioni. Qui c’è da salvaguardare cittadini, lavoratori, pendolari che si muovono sul territorio”, conclude il segretario della Camera del Lavoro.

 
 
 






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